MESSINA. Sorriso dolce ma sicuro in una montagna di muscoli. Quelli per interderci che hanno regalato all’Italia la medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2012. Stiamo parlando di Massimo Giacoppo – torello del 10 maggio 1983 – ha fatto sognare il Settebello e commuovere la sua città, in particolare la Polisportiva Messina, società in cui ha cominciato la carriera.
Oggi Massimo ha ancora tanto da dare, e con solo come difensore dell’Ortigia e della nazionale italiana ma anche come direttore della PowerTeam con cui ha inaugurato la rinnovata piscina comunale di Nizza di Sicilia e soprattutto come testimonial del Cirs Onlus che a Messina gestisce una Casa famiglia che ospita donne vittime di violenza o in difficoltà con i loro bambini. Un ente che quest’anno si è intestato una battaglia di civiltà: acquistare lo stabile in cui vivono da oltre trent’anni perché l’Ipab, proprietaria della struttura, ha messo in vendita e il Cirs rischiavano di dover smantellare quella che ormai è una istituzione alle spalle del Palacultura di Messina per far spazio a un palazzone di cinque piani.
Ed è da qui che Massimo Giacoppo comincia a raccontarsi, da questo luogo strappato alla speculazione edilizia, da questo luogo che custodisce le storie di donne in difficoltà e quelle di tanti bambini già segnati dal dolore, molti lasciati dai padri prima ancora di nascere, altri che forse era meglio che i padri li lasciassero davvero.
E così, una mattina, il campione olimpico, jeans, t-shirt e zazzera al vento, si è presentato per giocare con loro. Non ha fatto certo fatica a prenderli in braccio i bimbi a tre a tre. Una giornata che i piccoli della Casa Famiglia difficilmente potranno dimenticare. Una di quelle che ti segna, che ne rende possibili altre. Che rende possibile forse anche cambiare il proprio destino.
Un impegno non solo sportivo ma sociale, dunque, perché niente come lo sport insegna il rispetto delle regole verso gli altri e verso se stessi, aiutando ad acquisire sicurezza, a vincere senza spocchia e a perdere senza drammi. Così come si dovrebbe fare nella vita di tutti i giorni.
E dalle parole ai fatti è stato un volo. Anzi un tuffo: Giacoppo li ha portati in piscina a Nizza e ha preso l’impegno di organizzare una partita del cuore per il Cirs.


A quando l’evento?
«In realtà è slittata la data del 15 settembre. Perché vogliamo coinvolgere tante stelle della pallanuoto. Ma ne sentirete parlare presto. E non solo per i campioni in acqua ma anche perchè abbiamo coinvolto atleti e straordinari personaggi del mondo dello spettacolo».
Come nasce l’impegno per il Cirs?
«Il Cirs preparava un evento questa estate per il premio Adolfo Celi. Mi hanno chiesto di essere loro testimonial. Ma il colpo di fulmine è scattato nella casa famiglia “La Glicine” che ospita una decina di bambini con le loro mamme. Non è possibile rimanere insensibile di fronte a quelle braccine tese».
Un ricordo… cosa le è rimasto maggiormente impresso.
«Il Cirs mi ha coinvolto in eventi e spettacoli davvero indimenticabili, ma senza dubbio il contatto diretto con i bambini e con le loro mamme resterà sempre la forza motrice di questa collaborazione che mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Il primo giorno in cui ho visitato la casa famiglia è stato davvero intenso, sono stato accolto con grande calore e si è instaurato subito un grandissimo feeling. Difficile trasformare in parole le emozioni che quei piccoli sorrisi ti regalano, pieni d’amore e di speranza. Sicuramente il momento più forte e complicato è stato quello dei saluti».

Il Cirs, ente a carattere nazionale, nasce a Messina nel 1958, quando l’arcivescovo del tempo dà incarico a Maria Celeste Curatolo Celi di avviare il primo gruppo Provinciale. Da quel momento la fondatrice, ha dedicato la sua vita al servizio dell’Ente con un pensiero dominante: recupero delle donne e il loro reinserimento. Oggi il Cirs promuove l’apertura di strutture quali Case Famiglie, laboratori protetti ed organizza Corsi Professionali nell’ottica della prevenzione e dell’inserimento lavorativo dei giovani.
Quest’anno il Cirs ha avviato una imponente campagna fundraising #1CASAPERILCIRS che punta all’acquisto dello stabile che ospita la Casa Famiglia La Glicine. L’Ipab proprietaria dell’immobile, ha infatti deciso di vendere ed il Cirs è impegnata a raccogliere i fondi – anche con l’organizzazione di alcuni eventi – da dare come anticipo alla banca con la quale è stata trattato un mutuo. Proprio domani sera, sabato 20 ottobre – si terrà ai Canottieri Thalatta una serata con concerto delle Glorius4 e cena a sostegno del Cirs organizzata dall’associazione sportiva. Per scoprirne di più e per capire come aiutare: vieni il 26 ottobre alle ore 16.30 appuntamento nella sede della Casa Famiglia in via Monsignor Francesco Bruno, 22 per un incontro aperto alla città, a tutti quelli che vorranno collaborare. Contatti: 09040820 – https://donazioni.cirsme.it/ o www.cirsme.it

Le foto sono di Domenick Giliberto

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