MESSINA. «L’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del piano “Ammazza Messina” proposto dal sindaco De Luca è una pessima notizia per i lavoratori, per la società messinese e per il futuro della nostra città». Era nell’aria da ore e alla fine è arrivato. Dopo l’ok al “Salva Messina” di ieri, passato con 20 voti favorevoli, 2 astenuti e 6 contrari (i 5 stelle), arriva il commento della Uil Messina, tirata in ballo a più riprese dal primo cittadino insieme alle altre sigle sindacali (e con toni piuttosto veementi, per usare un eufemismo). 

«Nonostante le modifiche apportate da alcuni emendamenti – spiega il Segretario generale Ivan Tripodi – la cornice economico-finanziaria del testo approvato dall’aula rappresenta, sic et simpliciter, la realizzazione della paventata macelleria sociale che colpirà una vastità di lavoratori messinesi, vale a dire: i dipendenti di Atm, MessinaSerivizi e Amam, i lavoratori comunali, le maestranze dei servizi sociali e i lavoratori impegnati nei servizi esternalizzati. Si tratta di centinaia e centinaia di persone, donne ed uomini in carne ed ossa, che con le loro famiglie perderanno quelle poche certezze occupazionali e un modesto reddito”.

«Non si tratta di allarmistiche valutazioni di parte – prosegue la nota – Saranno, al contrario, le inevitabili conseguenze dei tagli previsti dal piano “Ammazza Messina”. Rispetto a questo nefasto disegno che colpisce la già fragilissima economia cittadina, confermiamo, confortati anche da un’enorme solidarietà ricevuta a seguito delle dichiarazioni diffamatorie di De Luca, la linea di difesa del mondo del lavoro e dei lavoratori e lo stato di mobilitazione cittadina che culminerà con una grande manifestazione e lo sciopero generale delle partecipate per ribadire un chiaro e forte NO alla macelleria sociale voluta dal sindaco De Luca e votata dal Consiglio comunale, NO alla chiusura e privatizzazione delle società partecipate, NO alla cancellazione dei servizi sociali cittadini e NO alla volgare criminalizzazione dei dipendenti comunali, dei lavoratori delle partecipate e degli operatori dei servizi sociali”.

«Infine – conclude il segretario – al pluri-indagato sindaco De Luca ribadiamo che le sue minacce ed intimidazioni, sul merito delle quali risponderà nelle sedi competenti, non ci spaventano e ci convincono che siamo dalla parte giusta. A nostro avviso, la difesa della dignità del lavoro e dei lavoratori rappresenta un limite invalicabile che non permette deroghe o ammiccamenti di alcun tipo. Pertanto, proseguiremo con maggiore impegno per contrastare le conseguenze che deriveranno dal piano “Ammazza Messina».

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