MESSINA. E’ la novità dell’Atm per il trasporto pubblico invernale, si ripropone di rivoluzionare il servizio, e il primo giorno di sperimentazione non è andato esattamente liscio. Prima della prova del nove di stamattina, col traffico a pieno regime, si registrano le prime testimonianze di criticità. A porre sul tavolo la questione della “scarsa attenzione verso le esigenze dei cittadini residenti nei villaggi della riviera tirrenica e nei villaggi collinari limitrofi” è il consigliere della sesta circoscrizione  Giovanni Francesco Russo.

“Per prima cosa si evidenziano alcuni problemi riguardanti la vecchia linea 81/, sostituita dalla nuova 32 e dallo Shuttle n.1. Ci si chiede come sia possibile garantire il perfetto funzionamento delle coincidenze se non vi sia corrispondenza tra i capilinea delle linee 1 e 32, ovvero come si integrino il capolinea Nord dello Shuttle in Via Circuito a Torre Faro e il capolinea del 32 presso l’ospedale Papardo: ciò costringe i passeggeri del 32 diretti verso il centro a scendere dal bus in una fermata qualsiasi di Ganzirri, e non al capolinea, per attendere il numero 1 che, provenendo dal proprio capolinea, sarà, specialmente nelle ore di punta, già abbondantemente occupato dagli utenti di Torre Faro e Granatari. Inoltre va considerato lo stress di dover scendere ad una fermata intermedia (che obbliga i passeggeri, soprattutto ragazzini ed anziani, a stare sempre all’erta), insieme ai lunghi tempi di attesa nelle fermate a bordo strada. E lo stesso ragionamento vale anche per l’interscambio tra i mezzi nella direzione opposta”, scrive il consigliere.

“Per ovviare a queste problematiche si chiede di ripristinare, almeno per la corsa delle 13:55 verso Ponte Gallo il transito dal centro urbano, così come è previsto per la corsa delle 6:55 in direzione opposta, in maniera tale da consentire un rientro a casa all’uscita da scuola degli studenti residenti nella riviera tirrenica sereno e in tempi ragionevoli, non essendo prevista neanche un’adeguata coincidenza con la corsa via autostrada da Ponte Gallo verso Spartà”, consiglia Russo.

“A tutto questo si aggiunge lo sconcerto nel constatare la cancellazione della tratta Marmora-Ponte Gallo nel percorso della linea 26 per Salice (ex 72), essenziale per far raggiungere il mezzo via autostrada agli abitanti del villaggio collinare (resta solo una corsa alle 6:30). Si torna ad indicare come possibile soluzione il ripristino della linea circolare che in passato é stata molto apprezzata, accogliendo passeggeri dai villaggi e portandoli in centro via autostrada, che al ritorno potrebbe effettuare il percorso inverso”, prosegue.

“A corollario di ciò si sottolinea come l’unica vettura in strada della linea 33 (ex 81 via autostrada) sia spesso guasta e lasci decine di utenti attendere inutilmente alle fermate, proprio come é successo anche il fatidico 6 ottobre. Un’ulteriore richiesta, già formulata nel recente passato e non accolta, riguarda l’inserimento nell’orario feriale del 25 del tragitto Gesso-Ponte Gallo, che renda un po’ meno isolati gli abitanti del casale dell’ex XIII quartiere, consentendogli di raggiungere più rapidamente la città mediante il mezzo via autostrada”, conclude il consigliere di quartiere.

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