MESSINA. Il più forte, percepito nettamente in città stamattina alle 7.24, è stato del quarto grado Richter, il più debole, appena sentito sulla costa calabra al largo di Palmi, di magnitudo 1.5, l’ultimo qualche minuto fa, alle 19.13: è in corso uno sciame sismico al largo della costa calabra occidentale, nello specchio di mare tra Palmi e Bagnara, con tredici terremoti nel giro di tre giorni, con ipocentro tra gli 11 ed i 17 km di profondità, che stanno interessando lo Stretto, a una distanza tra venti e trenta km da Messina.

 

L’attività sismica di maggiore intensità al momento si è registrata tra le 13.30 e le 15.30 di oggi, con sei terremoti, il più forte del quali di magnitudo 3.1 concentrati nel giro di due ore.

 

La terra al largo della Calabria non è la sola vicino a Messina  tremare: c’è il tradizionale “dondolio” delle isole Eolie, che per la loro origine vulcanica sono nate a cavallo di placche tettoniche per cui sono soggette in maniera pressochè costante a movimenti tellurici. C’è uno sciame sismico che ormai da mesi va avanti, con movimenti appena percettibili, sui Nebrodi, che nelle ultime ore ha interessato soprattutto Cesarò. E c’è anche la miriade di piccoli terremoti che da quasi un anno interessano la zona dell’Etna.

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