MESSINA. Il filobus come alternativa al tram. A prospettare l’ipotesi è il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni, che entra a gamba tesa nelle discussioni che ormai animano Messina da tre mesi, dall’insediamento di Cateno De Luca che del tram è nemico giurato, proprio mentre sorge invece il movimento che a metà ottobre manifesterà in favore del mantenimento del tram

Il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni lancia questa idea che, sostiene, “ormai risulta praticata in parecchie città italiane grandi e piccole, le cui Amministrazioni hanno deciso di concretizzare in sostituzione delle vetture del tram considerate lente, rumorose e perché creavano anche vibrazioni fastidiose per i palazzi adiacenti”.

“L’idea dei filobus potrebbe essere considerata una soluzione ottimale sotto tutti i punti di vista (maggiori velocità e silenziosità, nessun problema di vibrazioni, veicoli leggeri ed ecologici, manutenzione minima rispetto alla costosa tranvia), spiega il consigliere.

Finanziamenti? Chiedere a Bruxelles, immagina Gioveni. “Questa possibile operazione o investimento da farsi finanziare dalla comunità europea al pari di tanti altri comuni andrebbero eseguiti nel rispetto dell’ambiente grazie ad una bassissima percentuale di inquinamento, con l’ulteriore vantaggio, se si dovesse optare per i filobus ibridi, che questi verrebbero alimentati a batterie, non avendo quindi nemmeno bisogno di una linea aerea continua di alimentazione”.

“Insomma – conclude Gioveni – quella che nella nostra città sembra in questo momento “fantascienza”, potrebbe invece rappresentare una ipotesi per il sindaco De Luca da poter percorrere per mediare le due posizioni che in questa fase in città si sono create sulla possibile eliminazione o meno della tranvia”.

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