MESSINA. Il dissesto? Un disastro per il territorio. Qualsiasi territorio, non solo Messina. Parola di Stefano Candiani, sottosegretario agli Interni, ministero dal quale dipende l’approvazione del piano di riequilibrio per il rientro decennale dai debiti che il Comune di Messina ha presentato ormai cinque anni fa ed ha rimodulato quattro volte, senza ricevere ancora risposta.

Secondo il senatore, che sottolinea come nello stato di sofferenza economica di Messina c’è praticamente mezza Italia (e quattro quinti degli enti locali), il problema più grosso è la mancata riscossione dei tributi da parte dei Comuni, che li priva di fondi per la spesa corrente e li costringe a debiti.

“Dobbiamo approcciare, insieme con l’Anci, la questione di come debbano essere introitati i tributi (grosso cruccio del sindaco Cateno De Luca, ndr) – conferma – La legge consente la ricognizione e la riproposizione di un piano di rientro. Col sindaco abbiamo concordato un “accompagnamento” dell’amministrazione comunale nel percorso, che eviterebbe problemi di presentazione che possono precluderne l’approvazione finale. Il danno politico che deriva dal default di un comune è minore rispetto al danno economico del territorio, se il comune va in dissesto ne soffre il tessuto produttivo e sociale”.

Alla domanda specifica sulla sorte del piano di riequilibrio di Messina, Candiani risponde dicendo che “non ci saranno tempi morti. La commissione si riunisce una volta al mese, del fatto che il piano sia stato presentato e rimodulato non posso che prenderne atto”, confessa.

Sul risanamento, sollecitato dalla domanda di Salvatore Sorbello (gruppo Misto), Candiani spiega, molto stringatamente che “non è un problema che si risolve con la legislazione ordinaria”, aprendo le maglie per una eventuale dichiarazione di stato di emergenza da parte del governo.

“Quello che prendo oggi con voi è un impegno di tornare con il piano visionato, approvato o non approvato, per fare in modo che il comune non vada in dissesto – risponde alla sollecitazione di Antonella Russo (Pd) – se ci sono modi per evitarlo, possiamo farlo e se ci sono cose che vengono trascurate non va bene”, conclude.

Alla fine della riunione con il sindaco, Cateno De Luca ha consegnato a Candiani un peperoncino, regalato al sindaco dall’assessore Salvatore Mondello, e così insieme al sottosegretario si e sancito il ‘patto del Peperoncino’.

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