MESSINA. “Il non corretto adempimento della presente nota è da intendersi quale preavviso di procedimento disciplinare”. Continua il pugno di ferro di Cateno De Luca nei confronti dei dirigenti di Palazzo Zanca. L’ultimo episodio si evince da una circolare che ha per oggetto “provvedimento conclusivo dell’attività di riaccertamento dei residui”, indirizzata al ragioniere generale Giovanni Di Leo, al presidente del collegio dei revisori Federico Basile e a tutti i dirigenti.

“A seguito delle verifiche effettuate in contraddittorio con i dirigenti e divertimenti comunali, con il ragioniere generale, del collegio dei revisori, emerso che una quantità enorme di residui risultavano ancora mantenuti in assenza di un legittimo titolo giuridico contabile – scrive il sindaco – nelle suddette sedute si è proceduto alla puntuale indicazione dei residui da mantenere e quelli del minare, con la riconsegna dei tabulati lavoro prodotti da un singolo dirigente e analiticamente verificati in contraddittorio”.

Quindi i “compiti per casa”, assegnati da De Luca ai dirigenti: “Al fine di rimuovere le irregolarità contabili emerse consentire allo scrivente amministrazione comunale di poter correttamente di programmare le somme resesi disponibili delle operazioni, si invitano le signorie loro a completare dette operazioni entro e non oltre le ore 14:00 del 25 settembre, con invio al ragioniere generale del relativo provvedimento, previo ulteriore confronto con l’ufficio ragioneria dei correttivi apportati nei tabulati rispettiva competenza”, scrive il sindaco, corredando la richiesta con un avvertimento: “Il non corretto adempimento della presente nota è da intendersi quale preavviso di procedimento disciplinare”.

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