MESSINA. L’accusa chiede 22 condanne e 12 tra assoluzioni e prescrizioni nel processo sui bilanci comunali tra il 2009 ed il 2011. Il processo, nei confronti di ex amministratori, funzionari comunali in carica in quel periodo e membri della giunta comunale dell’epoca, si celebra davanti alla Prima sezione Penale del Tribunale. L’accusa contesta il falso ideologico.  

Chiuso il dibattimento, il pubblico ministero Antonio Carchietti ha depositato le sue conclusioni, racchiuse in una memoria scritta di oltre cento pagine, proprio per i tecnicismi che caratterizzano questo processo. Il rappresentante dell’accusa ha quindi chiesto 22 condanne che vanno da un minimo di 8 mesi fino ad un massimo di 2 anni e 3 mesi di reclusione. Il rappresentante dell’accusa ha chiesto anche il non luogo a procedere per prescrizione per i fatti relativi al bilancio 2010.

Le condanne più alte sono state chieste per l’ex sindaco Giuseppe Buzzanza e per Ferdinando Coglitore, ragioniere generale del Comune: per loro il pubblico ministero ha chiesto 2 anni e 3 mesi ciascuno. Chiesta l’assoluzione per i membri del collegio dei revisori con la formula “per non aver commesso il fatto”. Sono poi intervenuti i legali di parte civile, gli avvocati Carmelo Picciotto ed Enrico Ricevuto. Il Tribunale ha quindi rinviato il processo al 3 ottobre per gli interventi dei difensori degli imputati disponendo anche un calendario di udienze che andranno avanti fino a dicembre.

Sulla scorta di una consulenza tecnica, per il periodo compreso tra il 2009 ed il 2011 l’accusa aveva concluso che sarebbero stati formalizzati bilanci che non avrebbero potuto essere esitati in quanto non vi erano i presupposti.

Queste le richieste del pubblico ministero Antonio Carchietti : Francesco Aiello 10 mesi , Santi Alligo 8 mesi, Elvira Amata un anno, AntonioAmato 10 mesi, Giuseppe Buzzanca 2 anni e 3 mesi, Attilio Camaioni 10 mesi, Carmelo Capone un anno e 3 mesi, Dario Caroniti, un anno e 3 mesi, Ferdinando Coglitore 2 anni e 3 mesi, Giuseppe Corvaja un anno, un mese e 15 giorni, Carmelo Famà 8 mesi, Carmelo Giardina 8 mesi, Giuseppe Isgrò un anno, Salvatore Magazzù un anno, Domenico Manna 8 mesi, Orazio Miloro un anno e 9 mesi, Francesco Mondello un anno, Giorgio Muscolino un anno, Giuseppe Puglisi un anno e 3 mesi, Carmelo Santalco un anno, un mese e 15 giorni, Vincenzo Schiera 10 mesi, Roberto Sparso un anno e 3 mesi. La prescrizione è stata chiesta per Pinella Aliberti, Diane Litrico, Giuseppe Mauro, Giuseppe Rao, Filippo Ribaudo, Gianfranco Scoglio. Infine il pubblico ministero Carchietti ha chiesto l’assoluzione per Roberto Aricò, Giovanni Di Leo ( il pm ha chiesto anche la prescrizione per due capi d’imputazione), Domenico Donato, Domenico Maesano, Giancarlo Panzera e Dario Zaccone per non aver commesso il fatto.

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