MESSINA. Torna a Messina, per la terza edizione, la “tenda per la pace e la nonviolenza“: un presidio multiculturale, multireligioso, multitematico per mostrare che, sotto lo stesso tetto, possono albergare in armonia usi, costumi, credenze e stili di vita diversi. L’incontro si svolgerà il 19 e 20 ottobre 2018, per aderire bisogna inoltrare richiesta entro il 15 settembre. Nel frattempo, gli organizzatori hanno scritto, in una lettera, le motivazioni del ritorno della “tenda”.

“Siamo gruppi, associazioni, movimenti, comunità, religioni, singoli cittadini.  Proveniamo da percorsi e da esperienze diverse di tipo politico, culturale, di variegato impegno civile. Vogliamo che queste differenze imparino ad incontrarsi, conoscersi e dialogare. Percepiamo l’emergenza rappresentata dalle guerre, dalla violenza, a partire da quella domestica fino quella sociale. Temiamo l’affermarsi di un senso comune infarcito di razzismo, xenofobia, cinismo, disumanità. Guardiamo angosciati alla crescita delle povertà, delle ingiustizie, la negazione e il disprezzo della dignità e dei diritti umani.  Osserviamo il dramma delle migrazioni, di milioni di essere umani in fuga. Sentiamo l’urgenza di dare voce a parole e gesti di Pace e Nonviolenza. In questo spirito abbiamo deciso di ritrovarci anche quest’anno sotto la “Tenda della pace e della nonviolenza” Abbiamo deciso di riunirci in questo luogo simbolico, che ha sapore di precarietà, riparo senza fondamenta, casa di viaggiatori e nomadi. La Tenda vuole essere un luogo dove la dimensione del cuore e quella del nostro “essere – nel – mondo” si incontrano e dialogano, traendo nutrimento l’una dall’altra. Uno spazio accogliente per i bisogni e i desideri profondi del singolo e l’intenzionalità politica dei soggetti collettivi”.
“Siamo di fronte a tempi duri, drammatici e complicati. La guerra una volta era “grande”, poi “mondiale”, spesso “civile”.  Poi le guerre sono diventare “umanitarie”, “preventive” ed “esportatrici di democrazia”.  Dietro l’inganno di queste parole c’è il sangue, la distruzione e la morte di persone, popoli, culture, futuro. Le guerre aumentano la povertà, le diseguaglianze, le ingiustizie: sono semplicemente la risposta sbagliata a qualsiasi domanda. La violenza è un tratto caratterizzante di azioni, comportamenti, linguaggi di singoli, comunità e governi, con l’unico risultato di calpestare gli esseri umani nei rapporti interpersonali e nelle relazioni tra i popoli della Terra. Atteggiamenti violenti e condotte disumane hanno trovato cittadinanza, rischiano di diventare quasi accettabili.  La Natura è offesa è stuprata, violata e violentata. Nonostante dati e ricerche confermino che siamo ben oltre la soglia di sopportazione, come singoli e stati, nei fatti solo raramente scegliamo stili di vita sostenibili e orientati al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente in una prospettiva di rigenerazione. Viviamo in un mondo in cui la guerra distrugge centinaia di migliaia di vite umane; in cui molto meno del 20% degli abitanti della Terra possiedono molto più dell’80% delle sue ricchezze. Viviamo in un mondo in cui qualche multinazionale possiede ricchezze superiori al PIL di intere nazioni e la finanza domina indiscussa sulla politica e sui governi. Viviamo in un mondo in cui gli Stati spendono sempre meno per la scuola, l’occupazione, i diritti sociali, e sempre più in armamenti e spese militari. Viviamo in un mondo in cui si muore di sete e di fame e migliaia di persone sono costrette a lasciare la loro terra in cerca di una vita migliore, affrontando la morte in mare o il dolore di una frontiera chiusa. Viviamo in un mondo in cui si alimenta il mito della sicurezza e si fa leva sulla paura delle persone per creare falsi nemici da combattere”. (dalla lettera ai capi di stato e di governo del G7 scritta dai gruppi aderenti alla Tenda della Pace – Taormina, 26 e 27 maggio 2017)
“Martin Luther King ha detto: «Siamo sempre alla soglia di una nuova alba». Per questo, nonostante tutto, “siamo convinti che la speranza e la volontà di costruire una nuova alba per l’umanità e per tutti gli esseri viventi della nostra Casa Comune, del nostro Pianeta Terra, non verranno mai meno”, come scrivono Adolfo Peréz Esquivel e Daisaku Ikeda nell’appello alla Resilienza e alla Speranza. Sappiamo che la Pace e la Nonviolenza ci riguardano nella nostra dimensione più intima, interiore e spirituale, così come in quella relazionale, sociale, politica. Ognuno di noi, in base alla propria storia o alla fase della propria vita, può declinare ed esprimere in modo diverso il proprio bisogno di giustizia ed eguaglianza: col silenzio, con la meditazione, con la spiritualità, con la preghiera, col dialogo, con la lotta, con la protesta, con l’azione per il disarmo, con la sensibilizzazione delle coscienze; dalla meditazione ad occhi chiusi all’urlo di denuncia, tutto crediamo abbia diritto di esistere in questo nostro tentativo di mettere insieme i nostri aneliti e provare a cambiare un pezzettino di mondo, o almeno gettare un seme. Nella convinzione che la Pace e la Nonviolenza si costruiscano giorno dopo giorno, a partire dai nostri spazi più vicini, e che ciascuno debba avere la possibilità di immaginare e costruire un mondo migliore, decidiamo di piantare una Tenda, nel cuore della città, che vuole essere spazio aperto, condiviso, per provare a fare un passo insieme dentro una strada difficile, di costruzione, spesso piena di sofferenze e senso di sconfitta, contro ogni guerra, ogni violenza, ogni sopraffazione”.
Facciamo un appello a tutte le persone e alle organizzazioni che condividano questi contenuti a partecipare attivamente all’organizzazione della Tenda della Pace e della Nonviolenza 2018, insieme a coloro che, ad oggi, hanno sottoscritto questo manifesto, inviando una mail di adesione a tendadellapacemessina@gmail.com entro il 15 Settembre.
Finora le realtà aderenti sono:
Abarekà Nandree Onlus
Anymore Onlus
Azione Cattolica “Pier Giorgio Frassati” – Messina
Cambiamo Messina dal Basso
Centro Tao Messina
Comunità di S. Egidio
Commissione Diocesana per l’ecumenismo e il dialogo
Comunità Islamica
CNGEI Messina
Coop. Il melograno – Centro Educativo Polifunzionale Fantavolando
Emergency Messina
Euravia Onlus
Fare per cambiare
Human
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
La Comunità per lo sviluppo umano
Legambiente Messina
Lunaria
Piccola Comunità Nuovi Orizzonti
Puli-Amo Messina
SAE
Una famiglia per amico.
Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments