MESSINA.  «Umiltà da parte di tutti gli attori in campo». È l’appello al sindaco De Luca e ai consiglieri comunali da parte di Articolo Uno, che interviene sul tema Risanamento invitando entrambe le parti in causa a mettere al primo posto gli interessi dei cittadini mettendo da parte voglie di protagonismo (riferendosi a De Luca) e sterili ostruzionismi (riferendosi all’opposizione).

«La città di Messina – si legge in una nota del movimento – vive da ormai troppo tempo una condizione precaria, con troppi problemi irrisolti, emergenze che diventano quotidianità, incapacità di costruire una visione condivisa del futuro della città. A pochi mesi dall’insediamento dell’Amministrazione De Luca e del Consiglio Comunale siamo di fronte ad un conflitto, i cui toni si sono esacerbati oltre modo. La comunità messinese non può permettersi scontri e lacerazioni specie di fronte ad uno scenario avvilente. È inutile ripetere stancamente le statistiche Istat sull’emigrazione dei giovani, i dati dei Rapporti Caritas sulla povertà, i numeri della Camera di Commercio sulla vitalità delle imprese. Il contesto socio-economico è desolante. Occorre una guida politico-amministrativa forte e coesa che sappia inquadrare le questioni e immaginare soluzioni. Non serve né un uomo solo al comando né sterili ostruzionismi, non serve agire nell’interesse delle proprie carriere politiche personali ma nel superiore interesse della città», prosegue il comunicato, che affronta quindi il problema scuole e la situazione dell’Atm.

«Il servizio di trasporto pubblico locale, come i rifiuti o la gestione dell’acqua, sono elementi decisivi per restituire vivibilità a Messina e a chi la abita. Si tratta di affrontare le questione nel merito, non serve un approccio ideologico. Parlare semplicisticamente di privatizzazione rischia di essere fuorviante e per certi aspetti antistorico: può, e deve, esistere una gestione pubblica dei servizi che ne garantisca l’universalità, specie quando si tratta di servizi essenziali. La vicenda delle chiusura delle scuole è grave. Individua un problema centrale che va però affrontato coinvolgendo dirigenti, insegnanti e forze sindacali provando a costruire una soluzione che tenga insieme il diritto allo studio e quello alla sicurezza. La questione dello sbarraccamento va affrontata, anche sperimentando una nuova impostazione del sistema: ma ciascuno deve fare la propria parte l’Amministrazione, Il Consiglio Comunale e anche la Regione Siciliana. Non è tempo di ricatti, da parte di nessuno – conclude Articolo Uno – Il Sindaco e i Consiglieri Comunali rappresentano entrambi la volontà popolare e non è certo mantenendo uno stato di guerriglia permanente che potranno affrontare i problemi della comunità messinese. Messina non ha bisogno di salti nel buio”.

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