MESSINA. “Anche se non rivesto più il ruolo che mi ha dato la possibilità di chiamare Giovanni Foti a Messina e lavorare con lui quattro anni, sento  la necessità, da cittadino messinese, di ringraziarlo per il compito svolto, per l’impegno, la cura e la professionalità che ha profuso in questi anni”.

Parole dell’ex assessore della Giunta Accorinti Gaetano Cacciola, che in una lettera ringrazia l’ex direttore generale e Presidente di Atm Giovanni Foti.

“Grazie alle sue competenze – si legge nella nota – è riuscito a trasformare una società
incapace a produrre un servizio essenziale come il TPL, in un’azienda produttiva con un personale efficiente ed orgoglioso di appartenervi. La città conosce bene ed ha apprezzato i risultati ottenuti e i notevoli passi avanti fatti, il mondo del trasporto pubblico italiano ne è a conoscenza e parla di Messina di un caso nazionale unico. C’è ancora tanto da fare ma ritengo essenziale la metodologia e l’organizzazione  del lavoro che Giovanni Foti ha introdotto, libera da alcuna pressione politica interna e che ha permesso di ricostruire un concetto di azienda e una cultura del lavoro del tutto assenti prima in ATM. A dimostrazione che un’azienda pubblica può fornire servizi efficaci se i vertici sono competenti e liberi di poter agire per il conseguimento degli obiettivi preposti sempre ispirati al rispetto e alla tutela degli interessi della comunità”.

“Di questo – prosegue Cacciola – gli sono grato e auguro a lui di poter avere ancora altre occasioni per concretizzare e mettere a disposizione le sue competenze, il mondo del TPL italiano ne ha bisogno. Un grazie anche all’avv. Alberto Ciccone e alla prof.ssa Simonetta di Prima che, insieme all’arch. Giovanni Foti hanno costituito il primo cda di ATM, dopo anni di commissariamento. E’ stato un lavoro di traghettamento dalla eccezionalità alla normalità molto complesso e difficile con tantissimi risultati positivi, spesso ignorati dalla cittadinanza che li ha visti, invece, ingiustamente sottoposti alle speculative polemiche tipiche di una fase elettorale e fomentate da chi si vuole accreditare con le nuove amministrazioni”.

 

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