Costanzo, invece da presidente dell’Associazione Progetto Sperone, oltre che da ex consigliere di circoscrizione, si concentra in due punti punti diversi: prima illustra foto del degrado in cui versa la villetta di Sperone, e sollecita “intervento tempestivo risolutivo per la riqualificazione dell’area che torni presto fruibile come da progetto anche nel rispetto della convenzione n° 14226 dell’ 11/07/1994 ed del collaudo del 22/12/2000”.
Poi passa ad illustrare il progetto “RecuperiAMOSperone”. “Questo progetto nasce dalla sinergia tra l’Associazione Progetto Sperone e la Parrocchia di Sperone. L’Idea, così battezzata, ha la scopo di recuperare il Villaggio di Sperone e anche il vicino villaggio di Faro Superiore che per decenni sono stati oggetto di espansioni edilizie fuori misura. In particolare ci siamo concentrati su una zona, una collinetta appena sopra l’Ospedale Papardo, tra Sperone e Faro Superiore, proprio dietro la chiesetta dei Miracoli di Sperone, bene monumentale di interesse storico del 1600. L’idea progettuale, presentata grazie al contributo gratuito della Biotech Home Lab il 09 Gennaio 2017 proprio nella chiesetta dei Miracoli, prevedeva la realizzazione del primo parco urbano della zona Nord, con alberi (circa 3000) zone pic nic, spazi relax, giochi per bambini etc. , il tutto interamente finanziato dalla SNAM (circa € 70.000,00) con i fondi destinati alle opere compensative ambientali come previsto dalla legge Marzano. La comunità aveva gradito moltissimo l’iniziativa appoggiandola anche con una raccolta firme perché appunto volevano che i soldi della SNAM venissero spesi a Sperone e no altrove, in quanto la centrale sorge proprio a Sperone. La proposta ha suscitato molto interesse e cosi abbiamo aperto anche ad altre associazioni del luogo come il CLC Rugby, la Voras Zancle Sperone e la Pro Loco Capo Peloro.
La collinetta, oggetto della proposta, catastalmente è di proprietà della Città Metropolitana. Dal 2016 abbiamo avviato una serie di incontri con i vari Commissari: prima con il dott. Romano, poi con il Sindaco Accorinti, Dott. Calanna e poi di nuovo Accorinti, passando dagli uffici tecnici. Il tutto per stilare una determina dirigenziale n° 1383 del 23/12/2016, un Decreto Sindacale della Città Metropolitana n° 99 del 20/04/2018, ed infine una delibera della Giunta Comunale n° 337 del 05/06/2018. Adesso finalmente possiamo dire che l’area è stata ceduta in comodato d’uso dalla Città Metropolitana al Comune di Messina ma si aspetta che il dirigente Manna firmi lo schema di convenzione per l’uso.
A questo punto la SNAM, vista già la proposta progettuale del parco che l’Assessorato all’Ambiente (Assessore Ialacqua) ha già inviato, aspetta solo di avere l’ok per procedere alla realizzazione dell’opera unica nella zona Nord”.