MESSINA. Il primo ad aprire i battenti, proprio come l’anno scorso, è stato il Sunset di Mortelle, che ha dato il via alla lunga estate cittadina nel suggestivo scenario della terrazza esagonale progettata negli anni ‘50 da Napoleone Cutrufelli. Malgrado il tempo capriccioso di questi ultimi giorni, già da qualche settimana migliaia di giovani messinesi hanno messo da parte il guardaroba invernale per inforcare infradito, bermuda e camicie di lino: il look ideale per sorseggiare un cocktail ghiacciato al tramonto, con gli immancabili tormentoni estivi in sottofondo.

 

Il tramonto sul Tirreno visto dalla terrazza del Sunset

Quando mancano ormai pochi giorni all’esito delle amministrative, che hanno polarizzato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, la movida cittadina si prepara come ogni anno a “traslocare” sulla riviera, con l’apertura di decine di lidi, ristoranti e stabilimenti balneari che faranno da teatro alla dolce baldoria dell’estate messinese. Molti locali hanno già alzato le saracinesche, altri si preparano per il gran giorno dell’inaugurazione, mentre commercianti, p.r., organizzatori, dj e musicisti sono alle prese con gli ultimi preparativi e i primi impegni in agenda per rendere indimenticabili centinaia di notti di svago sotto le stelle.

Quattro le principali novità della stagione 2018: il Chupa estivo, l’Octopus, il Quarto di Luna e il 48 gradi, mentre sono pronti a dare il la alle danze gli storici capisaldi della litoranea, dal M’ama al Lucky, passando per Horcynus Orca e Blanco.

Il viaggio nella movida in riva al mare inizia dal Toro Nero Beach, ormai un’istituzione della gastronomia messinese, che torna in versione estiva nei locali dell’ex Blue Sky a Paradiso. Niente serate tunz tunz qui, ma ottimi aperitivi e cene a due passi dalle acque dello Stretto.

 

 

Sempre nei paraggi proseguono la loro attività il Rais e il Perissa, che quest’anno inaugura un nuovo spazio all’insegna della cucina nipponica: il giardino orientale “go”, con piatti giapponesi e fusion. Qualche centinaio di metri più in là ecco Il Comparello Bello, che anche quest’estate proporrà birre, sfizi, pizze e cocktail direttamente sull’arenile (o quasi).

 

 

Dall’altra parte della strada, poco più avanti, c’è il Barcollo, gestito da una giovane combriccola di “pirati in cucina”, e poco più avanti il Chupa: una “cicchetteria”, aperta da qualche mese nei pressi della Chiesa dei Catalani, che nei mesi estivi proporrà i suoi coloratissimi mini drink anche in riva al mare. Un locale piccolo proprio come le porzioni che propone: decine e decine di coloratissimi cicchetti per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Confermata La Spiaggetta, che fungerà da lido balneare e da cocktail bar, mentre saranno notti sfrenate all’insegna della musica quelle del Riva, con due appuntamenti fissi nel weekend: la serata del sabato e la serata “mood” del venerdì, dedicata ai più giovani.

Il viaggio lungo la costa prosegue alla pizzeria Obelix e quindi al Lucky, piccolo e frequentatissimo locale sulla spiaggia che aprirà  giovedì 28 con una serata all’insegna della musica live, da ascoltare ballando in pista o comodamente sdraiati sugli ampi teli a due passi dalla riva. Proprio come gli anni passati, il palinsesto prevederà concerti dal vivo e dj set (martedì e giovedì), serate da ballo (nel weekend) e una notte dedicata agli anni ’60 (ogni mercoledì).

 

Un falò al Lucky

 

Dopo il Lucky tocca al Datterino, che come detto cambia location e in parte anche menu. Oltre alla focaccia e ai rustici, spazio anche ai piatti a base di pesce. A breve l’apertura.

Spostandosi di cinque metri scarsi si arriva al We Playa, con in programma un trittico di serate concentrate fra giovedì (per i più giovani), venerdì (si inizia con l’aperitivo e si prosegue con musica dal vivo e dj set. Organizza Maurizio Arnao) e il sabato (con la serata “Tuttifrutti”).

 

 

Non cambia il panorama ma cambia la musica nel confinante Glirrerammare, che dopo aver spostato la serata inaugurale a causa del maltempo, è pronto ad inaugurare la stagione venerdì sera. A far la parte del leone, a queste latitudini, è la musica alternativa di qualità, dal vivo o alla consolle, mutuando in spiaggia l’esperienza invernale del Retronouveau. Il giovedì sarà dedicato alla musica dal vivo, il venerdì toccherà al dj-set di Davide Patania e Lorenzo Macrì e il sabato spazio al rock e alla new-wave anni ’80.

 

Uno scorcio dello Stretto da Glirrerammare

 

Subito dopo la terza novità: l’Octopus, di Vincenzo Puglisi, che al termine dei lavori, ancora in corso, aprirà i battenti a tutti gli sportivi della città, con varie attività legate in particolare al surf, alla vela e alle montain bike. Previsti anche dei corsi e il noleggio dell’attrezzatura. E dopo tanta attività fisica ci si può rifocillare con il cibo nell’aria ristoro (aperto anche a pranzo) e con la musica (ancora in via di definizione il palinsesto), con serate ad ingresso gratuito. Il locale rimarrà aperto tutto l’anno, “anche per dare continuità alle iniziative sportive”, racconta Vincenzo.

Si continua nel segno di un’altra new entry, il Quarto di Luna, (ri)aperto dai gestori del Lepanto in sinergia con quelli de Il Siciliano: colori marini, una zona bar e un ampio ristorante (all’aperto e al chiuso) per gustare pietanze a base di pesce, pizze, cocktail o un buon calice di vino bianco. Vari gli eventi in programma: dalla prossima settimana il martedì sarà il giorno dei tributi musicali, mentre ogni sabato Alfredo Reni ed Enzo Russo saranno i protagonisti di “Tintarella di Luna”. In via di definizione la programmazione delle altre serate.

 

Il nuovo Quarto di Luna

 

Puntuale come ogni anno, farà ballare mezza città di fronte alla chiesa di Grotte lo storico M’ama: si inizia alla grande il venerdì con musica dal vivo e dj-set per la serata di punta e si prosegue il sabato con l’Omd. Baldoria anche nei giorni festivi, con il mercoledì universitario, a cura di Ivan Cuté.  Dal primo luglio, infine, torna la Domenica italiana, con Alfredino e Aldino.

 

Il M’ama

Per il secondo anno consecutivo riapre i battenti il Love’s Sushi e more, punto di riferimento per tutti gli amanti della cucina giapponese, in una suggestiva location dal look zen (con tanto di mandorli rosa nippo-style).

Dopo una tappa alla piccola Bottega del Sale, di Sergio Occhino,  il tour prosegue al 48 Gradi: ampio locale sulla spiaggia aperto dai gestori del Tagliere e da quelli del Le Roi al posto dell’ex Nima. Piatto forte della casa, oltre al cibo e agli “emotional drink” di Duilio Bello e soci, la musica dei Le Roi Manuche (questo mercoledì) più vari live nel corso della stagione.

 

Il 48 Gradi

 

Sempre in riva al mare, torna anche quest’anno il Kibanda, locale in stile etnico, mentre lato monte – intramontabile – resiste a tutte le mode il leggendario Baretto: tanto piccolo quanto affollato nei weekend, è da anni una delle mete fisse di giovani e meno giovani attratti dall’atmosfera familiare del locale, dai prezzi concorrenziali e dalla posizione baricentrica rispetto ai lidi più cool.

La “sbornia” di locali non è ancora finita: basta proseguire verso il Pilone per incappare in un’altra istituzione delle estati messinesi, il Blanco, che anche quest’anno rinuncia alle serate mondane all’insegna dei balli per lasciar spazio a un lido balneare, a un beach bar, a una zona ristoro e al ristorante-pizzeria gestito dall’Orso (le pizze sono fra le più buone della città).

 

 

In prossimità del Blanco ecco un poker di locali dalle diverse anime: il ristorante La Rotta di Ulisse, i confinanti Royal (con due piscine e un prato sulla spiaggia) e Sea’s Sport e per ultimo il Primo Beach.

Giunti a Torre Faro, ad accogliere i viaggiatori notturni sono il Bellavista e il Grecale, due dei ristoranti cittadini con il panorama più bello: se il primo ha nei raffinatissimi piatti di pesce il suo fiore all’occhiello, il secondo propone al contempo cucina italiana e un eccellente ristorante giapponese (anche qui la vista è mozzafiato).

Siamo ormai quasi alla fine della costa: giusto il tempo di un panino informale con le braciole alla Pinnazza per dirigersi poi alla Punta Beach club, proprio al confine fra i due mari. L’appuntamento clou sarà la domenica pomeriggio, con l’evento “sapore di mare”, con musica dal vivo e dj set (Alfredino), ma non mancheranno eventi per i più piccoli (il giovedì), il pomeriggio e la sera del sabato, con Lorenzo Macrì e Mario Tumino (ancora in forse), e il mercoledì universitario. Otre ovviamente ai “grandi eventi” di Ferragosto e San Lorenzo. Ingresso sempre gratuito.

Qualche metro più in qua ecco anche il Punta Faro, versione estiva del Mashalai, che propone un doppio appuntamento settimanale: il martedì/mercoledì la serata giovani, con musica dal vivo e dj-set, il venerdì target di età un po’ più alto con la musica di Leo Lippolis.

Sempre sotto il Pilone il “decano” dei lidi messinesi, l’Horcynus Orca, che incentrerà la prima parte della stagione sui mondiali di calcio, da seguire su un maxischermo assaporando delle apericene tematiche (e la dolce brezza dello Stretto).

 

Horcynus Orca

 

Dallo Jonio si passa al Tirreno e si finisce a Mortelle, con il già citato Sunset, aperto dal 1 maggio: l’appuntamento principale è quello della domenica, per un pomeriggio all’insegna della spensieratezza e della musica, in attesa di uno dei tramonti più belli della città. Da segnalare anche l’aperitivo in vinile del sabato e i concerti jazz e blues del mercoledì.

Infine spazio alla zona sud, e a Santa Margherita in particolare, che negli ultimi anni è divenuta la meta privilegiata del versante jonico cittadino: fra i vari locali del litorale, tornato a nuova vita dopo il rifacimento del lungomare, impossibile non citare il Golden Beach, che oltre a frequentatissime serate danzanti promuove anche varie attività sportive.

 

Il Golden Beach

 

E per chi volesse/dovesse rimanere in centro? Due le novità principali: il “vecchio” Noà, che quest’anno resterà aperto anche in estate, e il nuovissimo Il Terzo Posto (viale San Martino 25) bistrot-bracieria-hamburgheria con carni provenienti da ogni parte del mondo, salumi pregiati, una cantina con circa 100 etichette e tante birre artigianali. Aperto dai proprietari delle Tre Sorelle, vanta uno staff di 13 persone, fra i quali Nino Cucinotta, tornato a Messina dopo aver portato le specialità nostrane a Bologna con La Tumpulata.

P.S. I locali, come vedete, sono veramente tanti. Chiediamo venia se ce n’è sfuggito qualcuno . Metterli tutti, con tutta la buona volontà, sarebbe stato davvero impossibile.

 

A tutta carne al Terzo Posto

 

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