MESSINA. L’assessorato alle periferie di Gaetano Sciacca, il concetto e le iniziative dell’arte di strada di Renato Accorinti, la cittadella della cultura di Antonio Saitta. I tre programmi dei “competitor” al primo turno entrano nel programma del candidato al ballottaggio Cateno De Luca.

Il deputato regionale ha depositato sabato 16 giugno al Comune una modifica al suo programma, inserendo tre punti dei documenti programmatici altrui. Dal candidato dei Cinque stelle Gaetano Sciacca, De Luca pesca l’assessorato alle Periferie: “Riqualificazione dei quartieri a rischio puntando su arre verdi e bellezza. Riuso degli edifici abbandonati. Scuole e parrocchie come presidi di legalità”, è il passo che De Luca ha preso dal programma del Movimento 5 stelle ed inserito nel suo.

Dal sindaco uscente Renato Accorinti, invece, il candidato al ballottaggio piglia paro paro il punto del programma che si occupa dell’arte di strada. “Il recenteissimo regolamento – recita il passaggio del programma di Accorinti inserito sabato in quello di De luca – spalanca le porte a numerose attività in grado si attrarre artisti di strada da tutto il mondo, permettendo a quelli locali di operare in serenità e legalità. Nel programma di amministrazione si intende proporre iniziative culturali atte ad attirare artisti per la realizzazione di eventi tematici, giornate della cultura, notti bianche eccetera, anche allo scopo di favorire la nascita di un tessuto stabile che arricchisca l’offerta culturale cittadina e che rende la città più accogliente nei confronti del turismo”.

Da, programma di Antonio Saitta, infine, Cateno De Luca estrapola e fa proprio il capitolo dedicato alal cittadella della cultura: “il Comune si deve impegnare nell’ambito delle proprie competenze, insieme alla soprintendenza di Messina al MuMe (il museo regionale, ndr), per realizzare finalmente la cittadella della cultura, con la completa riqualificazione del complesso dell’ex ospedale Margherita. Nello specifico, con lo spostamento di uffici della soprintendenza, come prevede il progetto regionale della cittadella della cultura, è possibile dare vita a un’unica grande area che ospiterebbe, tra l’altro, due nuove realtà: il museo archeologico e il museo della memoria. Il primo conterrebbe il materiale archeologico della città possiede, oggi solo in parte esposto al MuMe, il secondo invece sarà dedicato al ricordo del terremoto del 1908”.

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