MESSINA – Con le costituzioni di parte civile ha preso il via l’udienza preliminare dell’operazione antimafia “Beta”, l’indagine della Dda su una cellula criminale che si stava radicando in riva allo Stretto, in grado di avere agganci in ogni settore della società. L’udienza preliminare, nei confronti di 50 indagati, è presieduta dal gup Carmine De Rose che ha ammesso come parte civile l’associazione AddioPizzo – Messina, l’associazione antimafia “Alfredo Agosta” e l’imprenditore Nicola Giannetto, parte offesa. Il gup De Rose ha poi deciso su una serie di eccezioni preliminari presentate dalla difesa, accogliendone alcune relative alla nullità dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, disponendo il rinnovo della notifica. Infine il gup si è riservato circa l’ammissibilità o meno dei documenti depositati nell’udienza dal pubblico ministero Liliana Todaro che insieme ai pubblici ministeri Antonio Carchietti e Fabrizio Monaco Rappresenta l’accusa. In particolare il pubblico ministero chiesto l’integrazione del capo 5 ed ha anche depositato un verbale del collaboratore  Biagio Grasso e tre informative del Ros.

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