MESSINA. Non c’è solo quello di Cateno De luca con la società bielorussa SkyWay: anche il centrodestra ha il “suo” tram. E passerà da corso Cavour. Lo spiega Pino Falzea, l’assessore designato dal candidato a sindaco Dino Bramanti

“Abbiamo contatti con gruppi internazionali formati da un gestore e da un fondo infrastrutturale che potrebbero manifestare interesse per la città con l’intenzione di presentare un progetto di ammodernamento della linea tranviaria adeguandola ai nuovi standard ministeriali ed europei sopravvenuti negli ultimi anni”, ha spiegato Falzea. In cosa sarebbe diverso dall’attuale?

“Eliminazione di qualsiasi barriera, ringhiere e cordoli in maniera che la linea sia integrata con la mobilità urbana e promuova una rigenerazione urbana del centro città e dei quartieri attraversati. Spostamento della linea da Vittorio Emanuele a corso Cavour per renderlo baricentrico rispetto al bacino di utenza cittadino. Eliminazione della linea di contatto aerea tramite realizzazione di un sistema catenari free (contatto elettrico dal basso) e adeguamento della flotta tram esistente per l’alimentazione dal basso”, scrive Falzea nel rendering che accompagna la proposta, in cui si legge una riduzione di un metro del marciapiede lato monte, e la restrizione della carreggiate per le auto.

Poi ci sarebbe la creazione di parcheggi di interscambio, la “priorità semaforica” per la tranvia e la “realizzazione della nuova linea con una cantierizzazione programmata tale da non interrompere l’esercizio tranviario attuale”. E per i fondi? Metà li metteranno i privati, sostiene l’assessore della eventuale giunta Bramanti

“La proposta prevederà un cofinanziamento per il 51% privato e per il 49% pubblico, ed i finanziamenti pubblici verranno richiesti entro dicembre nel piano ministeriale delle tranvie che utilizza anche fondi europei”, si legge. Nell’attesa, “i primi interventi saranno quelli dell’eliminazione immediata dei cordoli con aiuole centrali in viale liberta’ e di cordoli e ringhiere in acciaio lungo la passeggiata a mare ed in via Vittorio Emanuele, imponendo in tali tratte una ridotta velocità di marcia di concerto con Ustif e Ministero dei Trasporti”, conclude il documento

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