MESSINA – Venerdì scorso la procura di Messina ha presentato ricorso contro la sentenza di primo grado della seconda sezione penale che ha assolto Cateno De Luca da due degli otto capi di imputazione per i quali era sotto processo. Per gli altri sei, infatti, il deputato regionale è stato prescritto che vuol dire che gli altri episodi di abuso d’ufficio, quelli di falso e induzione indebita risultano accertati in primo grado ma essendo stati superati i limiti di legge i reati sono stati estinti.

Per la procura guidata da Maurizio De Lucia però il deputato, ora candidato sindaco di Messina, non doveva essere assolto neanche per quei due capi di imputazione. due episodi che per l’accusa configurano appieno il reato di abuso edilizio che De Luca avrebbe commesso da sindaco di Fiumedinisi.

Poco più di un mese fa, invece, la procura aveva presentato ricorso in Cassazione avverso la sentenza del Riesame che aveva annullato le misure cautelari nei confronti di De Luca accusato di evasione fiscale, accusa per la quale il deputato fu arrestato lo scorso novembre.

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