MESSINA. Renato Accorinti in bicicletta e maglia di ordinanza, Emilia Barrile pugnalata, Gaetano Sciacca che diventa la Madonna Stella Maris e una porta dalla quale sta per entrare qualche nuovo pretendente alla poltrona di sindaco di Messina. È Questa l’immagine (e la boccata di ossigeno) che l’illustratore e fumettista Lelio Bonaccorso ha deciso di dedicare alle amministrative in riva allo Stretto, con il capoluogo rappresentato come un atollo sorvolato da un Minipony, un arcobaleno come quinta (da cui si affacciano due gnomi) e gli immancabili “pisci buddaci”.

“Messina wonder city” è la scritta che campeggia sopra la folla dei protagonisti: “Messina luogo di meraviglie leggendarie!!! Con un po’ di ironia, che non guasta mai, vi presento i (finora) 8 candidati a sindaco per la città metropolitana dello Stretto”, ha scritto Bonaccorso su Facebook al momento della pubblicazione. Da sinistra a destra, come una schiera di santi, tutti i protagonisti sono raffigurati con i loro attributi: Accorinti, oltre alla bicicletta e alla maglietta, mostra un cartello con scritto il suo celebre “Trump! Pis no uor!” urlato al G7; il professor Antonio Saitta, con il tocco accademico in testa e una gocciolina di sudore sulla tempia, brandisce il simbolo del Pd; accosciato in una posa a metà tra il body building e una dichiarazione d’amore al termine di una serenata, Santi Daniele Zuccarello, raffigurato con un ipertrofico Rodolfo Valentino, con tanto di rosa tra i denti e pashmina d’ordinanza stretta al collo; segue, in piedi, Cateno De Luca, novello croupier in giallorosso del futuro Casinò di Palazzo Zanca; Dino Bramanti, candidato ufficiale del centrodestra, ha invece le mani impegnate da due buste del discount; alla sua sinistra, Emilia Barrile, rifiutata come vicesindaco proprio dal suo vicino, prova a sfilarsi dalla schiena un pugnale da cui penzola la bandierina di Forza Italia; più sereno, con giacca (lievemente “sciddicata”) e cravatta, le fa compagnia Pippo Trischitta, intento a scerbare il suolo sabbioso dell’isola; chiude la schiera, a destra, Gaetano Sciacca, a metà tra la statua della Libertà e la vergine protettrice dei viaggiatori, incoronato da un diadema a cinque stelle.

 

Messina wonder city

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