Cimena, il film “postumo” di Salvo Spoto

 

Un silenzioso “grazie” ad un grande cineasta che ha fatto sognare il mondo. Nel segno della sicilianità.

Sarà proiettato alle nove di questa sera, al Lux, il lungometraggio “Cimena”, un docu-film di 53 minuti che il regista Salvo Spoto, siciliano trapiantato a Milano, ha deciso di dedicare a tutti i suoi conterranei che sognano di far parte della “Settima Arte” come attori, registi o scrittori.

Nato da un’idea dello stesso regista, in collaborazione con l’attore Salvo Trovato e il direttore della fotografia Dario Formica, il progetto prende vita a metà del 2017 con l’obiettivo di omaggiare il cinema siciliano dei ricordi, a partire dalle opere di Giuseppe Tornatore e dal suo “Nuovo Cinema Paradiso”, che proprio quest’anno spegne le sue prime 30 candeline.

Il docu-film, con un cast artistico siciliano al 99%, racconta gli ultimi mesi di vita di un giovane autore e regista, descritto attraverso la sua telecamerina in una spasmodica ricerca di storie. Il racconto, affidato a più tracce narrative, alterna 26 interviste amatoriali a parti sceneggiate, con rimandi a classici come Johnny Stecchino e Mary per sempre. Tanti i “cameo”: da Mario Venuti allo chef Bruno Barbieri.