L’appalto gestito con soldi comunitari.Si inizia da qui: i soldi. Un appalto di 360 milioni di euro per 3 lotti dell’autostrada Siracusa – Gela, che du certo fa gola. Sono soldi che verranno dalla Ue e dalla Regione Sicilia per un importo complessivo di € 360.197.535,85, di cui € 166.534,637,50 a carico della Regione e la restante somma di € 193.662.898,35, a totale copertura finanziaria dell’opera, a carico del bilancio del Cas. A seguito della gara d’appalto l’importo complessivo dell’opera al netto del ribasso d’asta è risultato di € 286.297.912,93, di cui € 116.725.299,52 impegnati sul bilancio regionale e la restante somma a totale copertura dell’opera -€ 169.572.613,41- sul bilancio del Cas.

Condotte arriva terza su 4 ma ha l’asso nella manica: 400 giorni in meno. Sono quattro le società che partecipano alla gara, inizialmente Condotte spa, impresa italiana leader nel settore delle costruzioni, arriva solo terza, ma successivamente sbaraglia la concorrenza offrendo una consegna dei lavori con 400 giorni di anticipo. Si aggiudica l’appalto ma la una delle concorrenti fa ricorso al Tar, che invia i documenti alla procura di Messina per gli approfondimenti penali. Si scopre così, nell’ordinanza firmata dal gip, Salvatore Mastroeni, che i 400 giorni in meno per la consegna lavori sarebbero di lì a poco stati ridotti con una previsione di ritardo sulla consegna lavori, considerata ben prima di iniziare.

“Come si è visto nella parte relativa alle operazioni di gara  – scrive il gip – la Condotte aveva presentato una offerta tecnica che prevedeva la riduzione del termine di 400 giorni e, per tale ragione, aveva ottenuto il punteggio massimo previsto per tale parte (3 punti), che aveva consentito alla concorrente di scalare la graduatoria passando dal terzo al primo posto. Ebbene, nella stessa data del 17 luglio 2014 (contestualmente alla conclusione del contratto di appalto) veniva stipulato tra le medesime parti un Addendum al contratto in cui, in considerazione del ritardo nella consegna dei lavori (termine slittato al 4 aprile 2014 rispetto a quello del novembre 2013 previsto dal bando di gara) (…) Si tratta, quindi, dì un atto che sostanzialmente tende a vanificare le previsioni contrattuali (e non redatte nello stesso atto perché tassative e obbligate) e le stesse previsioni contenute nel bando e nel capitolato speciale di appalto, alterando per siffatta via non solo le posizioni contrattuali ma anche le operazioni di gara”. Che riduce, infatti, il vantaggio della ditta vincitrice da 400 a 215 giorni per la previsione di un ritardo nella consegna contestuale alla stipula del contratto, perciò di fatto prima ancora di inizia la società otteneva una proroga sulla consegna dei lavori.

Perché vince Condotte allora? L’accusa ripercorre un vortice di rapporti tra vertici dell’ente e delle ditte interessate che porta al profilo di corruzione che viene contestato. Secondo l’ipotesi dei pubblici ministeri, sulle quali converge il gip, la corruzione si consuma attraverso una società di consulenza, ovvero la Pachira partners. La sintesi è in un’intercettazione, del 6 agosto 2015 tra Antonio D’Andrea, presidente del consiglio di amministrazione della Cosige Scarl e Stefano Polizzotto, ex consulente di Crocetta e del Cas. D: “E mi serve molto it tuo consiglio…anche perchè tu conosci la Sicilia bene…conosci…i personaggi… S: Va be…io guarda la cosa che ti dico…k cosa che ti posso dire a volo…andiamoci cauti…perchè poi alla fine le cose si fanno ….tu lo sai come funziona…la Sicilia…perchè bisogna andarci cauti…va be!?…

Lo sai come funziona in Sicilia? “Di fatto di una associazione a delinquere finalizzata ai reati emersi – scrive Mastroeni – la turbativa, gli atti contrari ai doveri di ufficio, gli accordi e i rapporti illeciti, l’operare costante del Gazzara in favore della società privata contraente con il Cas, e i vantaggi già palesi ottenuti. Da tutti gli atti emerge l’attività del Gazzarra per l’impresa e i profitti ricavati, come nel privato emerge in tutti gli atti l’attività e il dolo dell’Armonium. Emerge, poi, che lo Astaldi, quale Presidente del Consiglio di Gestione di Condotte per l’Acqua Spa, ha scelto e incaricato Armonium e suo tramite Polizzotto per fare da mediatori nella corruzione e, di più, per raccogliere tutti i vantaggi possibili per l’aggiudicazione e poi nella gestione dell’appalto. Che i predetti si sono spesi, con una serie di rapporti contatti ed interventi in tal senso, sempre dietro il subcontratto di consulenza Pachira, che gli indagati stessi individuavano in un contenitore vuoto (nonostante gli sforzi formali di Polizzotto), per un fondo sostanzialmente corruttivo di ben un milione e seicentomila euro, gravato sul’appalto”.

Reati e indagati. In carcere l’ex presidente del Cas, Nino Gazzara e Nicola Armonium, gestore della società Pachira Partners. Agli arresti domiciliari, invece, in quattro: Duccio Astaldi, già presidente del Cda della società Condotte D’Acqua Spa. Antonino D’Andrea, già presidente di Cosige Scarl, l’avvocato Stefano Polizzotto e Gaspare Sceusa, dirigente del Cas, già sospeso nell’operazione della scorsa settimana, per la frana di Letojanni. Oltre questi sei, raggiunti da misure cautelari sono indagati: Pietro MandaniciSebastiano SudanoAntonino Recupero e Corrado Magrotra cui Sono componenti della commissione che avrebbe dovuto verificare la congruità delle offerte per l’affidamento delle opere, Indagato anche Maurizio Trainiti, direttore generale pro-tempore del Cas.

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