L’Enrico IV di Pirandello al Vittorio Emanuele

 

 

Dopo gli allestimenti de “L’Uomo, la bestia e la virtù” e “Sei personaggi in cerca d’autore”, l’attore e regista fiorentino Carlo Cecchi torna a confrontarsi il sommo Luigi Pirandello portando in scena questa sera, sul palco del Vittorio Emanuele, l’Enrico IV, pietra miliare del teatro pirandelliano e della sua intera poetica, incentrato sui temi delle maschere, dell’umorismo, dell’identità e del rapporto tra forma e vita, sullo sfondo della contraddittorietà tragicomica della nostra esistenza. Il testo narra la vicenda di un uomo che da circa vent’anni veste i panni dell’imperatore Enrico IV – prima per vera pazzia, poi per abile inganno, infine per drammatica costrizione – divenendo così l’emblema del legame pirandelliano tra maschera e realtà.

“Con Pirandello – spiega il regista – ho un rapporto doppio: lo considero, come tutti, il più grande autore italiano. E anche il più insopportabile. Ma Pirandello è un punto focale, un nodo centrale nella tradizione del teatro italiano e va affrontato col rispetto che gli si deve”.

Restando in tema, inizia oggi, nei locali di Kora, sul viale Regina Elena, il Corso di Teatro tenuto dall’artista Lelio Naccari, che presenterà un’anteprima del suo progetto rivolto sia ai bambini che agli adulti. L’appuntamento per i più piccoli è fissato alle 17:30, mentre alle 19 toccherà ai più grandi. 

 

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