Sarebbero 64 i migranti morti nel naufragio dell’Epifania al largo delle coste libiche. Lo afferma Flavio Di Giacomo, portavoce italiano dell’Oim, su Twitter. Secondo le testimonianze dei superstiti raccolte a Catania, infatti, al momento della partenza il gommone che poi è naufragato trasportava 150 persone. Oltre agli 86 superstiti e agli otto corpi recuperati (tutte donne), mancherebbero quindi all’appello 56 persone. Sul numero delle vittime e dei dispersi mancano comunque i dati ufficiali: la ong tedesca Sea Watch aveva parlato infatti di 25 morti.

Nel frattempo, il personale della polizia salito a bordo della nave “Diciotti” della Guardia costiera sta ascoltando i sopravvissuti per ricostruire la dinamica del naufragio, provocato probabilmente dalla rottura del fondo del gommone.

Il naufragio, il primo di quest’anno, è avvenuto ad una quarantina di miglia a nord di Tripoli. Secondo la Ong spagnola Proactiva Arms, i migranti sarebbero rimasti in acqua per ore, aggrappati ai tubolari del gommone, prima dell’arrivo dei soccorsi.

 

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