MESSINA.  Sono già partiti i servizi straordinari di controllo del territorio della Polizia di Stato per garantire maggiore sicurezza  nel periodo delle festività natalizie con l’operazione “Natale Sicuro”, ha già visto impegnati nei giorni scorsi i poliziotti in attività di vigilanza e prevenzione in prossimità di centri commerciali, grandi magazzini, outlet e mercatini natalizi di Messina e provincia.

Nelle giornate dell’11 e del 12 dicembre, operatori delle volanti e unità del reparto prevenzione crimine hanno proceduto al controllo di 323 automezzi e di 397 persone, di cui 345 cittadini italiani e 52 stranieri. 53 le persone risultate avere precedenti di polizia.

La presenza dei poliziotti ha permesso l’arresto in flagranza di Francesco Marino, 32 anni, messinese, con precedenti per furto con strappo. L’uomo è considerato l’autore di due furti messi a segno in noti esercizi commerciali in centro città, ultimo dei quali perpetrato in una gioielleria. Le telecamere all’interno lo hanno immortalato arraffare  un orologio del valore di 299 euro ed allontanarsi velocemente dal negozio. I poliziotti delle volanti lo hanno individuato ed arrestato alcuni minuti dopo all’interno di un supermercato poco distante. Aveva ancora nel giubbotto l’orologio rubato con tanto di supporto rigido per l’esposizione. Nelle tasche teneva anche un paio di occhiali da vista griffati, muniti ancora di targhetta con codice a barre, che l’arrestato ha ammesso di aver rubato in un altro negozio. In atto indagini per valutare eventuali altri furti.

Ulteriori due arresti sono stati eseguiti invece in nottata, intorno alla mezzanotte, quando è scattato l’allarme presso l’ufficio postale di Santa Lucia Sopra Contesse. Le volanti intervenute hanno sorpreso Giovanni Rizzo, 30 anni, con precedenti penali, e Rosario Crisafulli, 21enne, entrambi messinesi, allontanarsi a bordo di un’auto. I due hanno confermato il loro coinvolgimento nel tentativo di furto ai danni dell’ufficio postale dove i poliziotti hanno riscontrato chiari segni di effrazione. La saracinesca era stata infatti sollevata per metà e bloccata con un tubo di un metro e mezzo circa, la porta d’ingresso forzata probabilmente con un palanchino così come la porta di accesso all’area riservata ai dipendenti e alla cassaforte. I due, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.

 

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