MESSINA. Lo scorso ottobre una fotogallery su facebook denunciava lo stato di sporcizia e incuria di una sala giochi per bambini nel reparto di psichiatria infantile del Policlinico. Una sala che era stata in realtà chiusa al pubblico, secondo quanto riferito dall’amministrazione dell’Azienda ospedaliera che però ammetteva criticità igieniche in quel reparto, così come in altri. Criticità che non sono di poco conto, considerato il rischio di contrarre malattie in ospedale e di contrarre infezioni da batteri resistenti agli antibiotici.

Dallo scorso ottobre sono state tante altre le segnalazioni: cestini pieni di garze in una stanza pronta per nuove degenze, pulizie sommarie di stanze della durata di appena un minuto.

Per questo l’Azienda ha deciso di attivare un numero al quale tutti i pazienti e i familiari potranno inviare via whatsapp foto per segnalare i disservizi dell’ospedale. “Apri gli occhi, racconta ciò che vedi e non ti piace”, questo uno dei messaggi contenuti nei manifesti in mostra da oggi nei padiglioni del Policlinico. Si potrà segnalare anonimamente al 3385783724, ogni sorta di lamentela perché “ogni giorno investiamo risorse per offrire servizi e assistenza, ma vogliamo farlo partendo dal tuo punto di vista”.

Il direttore amministrativo del Policlinico di Messina, Giuseppe Laganga

Un’apertura di non poco conto dei vertici dell’azienda nei confronti dell’utenza: “Puntiamo a un rapporto più diretto con i pazienti e i loro familiari”, ha sottolineato il direttore amministrativo, Giuseppe Laganga.

E gli occhi c’è da sgranarli: lo scorso gennaio veniva reso pubblico un dato allarmante: uccidono più le malattie contratte in ospedale che gli incidenti stradali. Lo studio “Burden economico delle infezioni ospedaliere in Italia”, realizzato da Francesco Saverio Mennini, dell’università di Roma Tor Vergata, ha rivelato, attraverso i dati di dimissioni degli ospedali italiani, quale sia l’incidenza delle malattie contratte durante la degenza: 4500 – 7000 le vittime nel 2015 contro 3419 morti stradali nello stesso anno.

La scarsa igiene nei reparti può dunque comportare un rischio per la salute dei pazienti, ma da oggi potrà essere segnalata direttamente dai degenti via whatsapp ai vertici dell’azienda ospedaliera. Così, il Policlinico di Messina invita pazienti e i familiari a segnalare i disagi: accoglienza, pulizia, pasti, biancheria. Servizi per cui l’ospedale spende ogni giorno migliaia di euro. Per le pulizie più di 3 milioni l’anno, secondo l’appalto regionale vinto nel 2015 da un Rti (Pfe spa, Operosa coop, Puliservice srl). “Ogni giorno investiamo risorse per offrire servizi e assistenza, ma vogliamo farlo partendo dal tuo punto di vista”, spiega l’Azienda nei cartelloni in mostra.

Servizi pagati ma non adeguati: “Siamo consapevoli che alcuni servizi sono inadeguati e che i coordinatori – non tutti – non fanno le segnalazioni che dovrebbero fare. Così come non è sempre facile per i pazienti segnalarli direttamente. Per questo abbiamo deciso di attivare un servizio che permetta loro di farlo anche in anonimato”, continua Laganga.

E il policlinico spende milioni di euro anche per la ristorazione, dal 2015 affidata alla Siarc per un appalto di 12 milioni di euro in sei anni: “Buttiamo ogni giorno quantità importanti di pasti – osserva però il direttore amministrativo -. Vogliamo capire meglio il perché. Secondo il capitolato (il documento del contratto che elenca i termini del rapporto con le ditte che forniscono i servizi, ndr) è tutto regolare ma per i pazienti la percezione potrebbe essere diversa. Potrebbe per esempio esserci un grave ritardo nel servirli e per questo non vengono consumati. Potrebbe anche essere una percezione soggettiva ma nei servizi ospedalieri la qualità percepita è molto importante. Il numero verde per le segnalazioni diventa così un modo per stimolare gli operatori e le ditte che hanno in appalto alcuni servizi. Questo è solo il primo passo verso un miglioramento sia della qualità dei servizi resi che della percezione di questi servizi da parte di chi ne usufruisce. Percezione che è alla base della scelta della struttura dove farsi curare”.

Pulizia sommaria, cattiva manutenzione, ma anche aggressività di infermieri e medici, così il policlinico si apre alle critiche: “È chiaro che potranno esserci anche segnalazioni “parziali”, nel caso di foto però il dato sarà più oggettivo”. La possibilità di segnalare potrebbe però intasare il numero whatsapp: “Siamo pronti ad accettare la sfida – conclude Laganga – è solo un primo passo verso un’apertura totale nei confronti dei pazienti”.

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