MESSINA. Proprio quando per Messinambiente le cose iniziavano a mettersi bene, con l’accettazione da parte del tribunale messinese della richiesta di concordato preventivo (necessario per non dover dichiarare fallimento), e la risoluzione della vertenza per il passaggio dei dipendenti a MessinaServizi bene Comune, ecco che le cose si complicano.

Ad esternare timori è la Uil: “Non possiamo però non evidenziare che si continua a giocare una pericolosa partita sulla pelle dei lavoratori – questa la dichiarazione della Uiltrasporti Messina. Stiamo assistendo ad una ambigua e incomprensibile sceneggiata iniziata già diversi mesi fa con il transito dei dipendenti di AtoME3 alla Srr e che adesso si sta ripetendo per quelli di Messinambiente. In questo caso però vi è l’aggravante di una procedura fallimentare pendente che taluni stanno evidentemente utilizzando come ricatto psicologico per costringere le maestranze a ulteriori sacrifici e possibili salti nel buio. Quanto denunciato oggi dal commissario della Srr Ettore Ragusa, che ha sospeso le procedure di trasferimento dei lavoratori di Messinambiente per mancanza della documentazione richiesta alla società, conferma le preoccupazioni che già avevamo. Per questi motivi la Uiltrasporti, assieme alla Fit Cisl e Fiadel, ha già richiesto l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro sulla vicenda del transito dei dipendenti di Messinambiente alla MessinaServizi Bene Comune, per esaminare nel dettaglio una vicenda che ha ancora troppi lati oscuri, sia per la parte sindacale che soprattutto per i lavoratori”.

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