MESSINA –  Il povero Zikka era il cavallo di punta della scuderia “Minissaloti”, l’animale era stato sfruttato per le corse clandestine addirittura fino alla morte, non ha retto lo sforzo e probabilmente i farmaci per aumentarne le prestazioni.  E dire che nella cura degli animali erano perfino aiutati da un veterinario, ancora ricercato, i Carabinieri di Messina non hanno rintracciato soltanto lui.

Dall’alba di stamattina i militari hanno eseguito 8 misure cautelari, 1 arresto in carcere: Stello Margareci, 33 anni. Quattro domiciliari:  Orlando Colicchia, 32, Rosario Lo Re, 42, Gabriele Maimone, 26, Orazio Panarello 34. Tre obblighi di dimora, C.A. 36 anni, D.G. 34 e G. F. 33.

Corse sul viale Giostra, sul lungomare di Santa Margherita, a villaggio Cep, perfino a Gaggi.

Margareci era il promotore ed organizzatore dell’associazione, presenziava alle gare, coordinava la gestione dei cavalli, pianificava gli allenamenti e impartiva le direttive agli altri associati. Gli altri, eseguivano le sue direttive, si occupavano della scelta dei percorsi, della gestione dei cavalli e del loro mantenimento quotidiano. Infine il veterinario, ancora ricercato dai Carabinieri, che li aiutava nel trattamento dei cavalli, di cui sette esemplari sono stati sequestrati alla scudera proprio stamattina.

Animali sfruttati per le corse clandestine ma pubblicate subito su Facebook.

I nove dovranno rispondere adesso di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione di corse clandestine di cavalli ed al maltrattamento di animali.

 

 

 

 




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