La signoruzza

 

Se la intervistano per strada su temi politici, si mostra sorniona e fornisce sempre la medesima risposta con tono complice: “Tanto, tutti ladri sono…”. La signoruzza ha plasmato questa convinzione sentendo in sottofondo la televisione mentre è ai fornelli, galvanizzandosi al telefono con la cognata (che, solitamente, odia) quando discutono sul non futuro dei figli e sulla deriva della società, sbocconcellando titoli di giornale qua e là dal parrucchiere o dal medico. Fondamentalmente, la signoruzza è un’eversiva, una rivoluzionaria: vittima della più cupa disillusione, è disposta a cambiare idea solo se la faccia di un politico o di una politica (non importa il partito) le dà fiducia perché vi vede la propria prole. In questi casi, la signoruzza, sempre scortata al seggio dal marito “sperto” che le indica il candidato da votare, nel segreto dell’urna trasgredisce le direttive ed è capace di ribaltare l’esito di un’elezione.

Categoria: Falco tiratore

 

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Sergio Todesco
Sergio Todesco
6 Novembre 2017 14:53

Manca il pezzo migliore: il venduto. Non ha bisogno di commenti particolari. Semplicemente, si vende. A Messina sono legione.