MESSINA. Messinambiente pagherà “per intero e nei tempi previsti” gli stipendi di agosto ai suoi dipendenti dei cantieri di Messina e Taormina. Non dovrebbe essere nemmeno una notizia, il fatto che gli stipendi si paghino per intero ed in tempo, e invece lo è, per chi un minimo conosce la disastrosa storia della partecipata che si occupa di raccolta e spazzamento.

Con un’istanza di fallimento che probabilmente la prossima settimana verrà accolta dal giudice fallimentare, e alle prese con sequestri conservativi e pignoramenti, la società di via Dogali è agli sgoccioli della sua esistenza. Eppure, il liquidatore Giovanni Calabrò vuole sottolineare che quella formalità, il pagamento degli stipendi per intero e in tempo, è uno sforzo che la Messinambiente sta facendo “per rispetto al senso di responsabilità dei lavoratori stessi, dimostrato nei confronti della società, del liquidatore, e degli abitanti di Messina e Taormina”.

Perchè il comunicato? Perchè Giovanni Calabrò qualche sassolino dalla scarpa vuole toglierselo, prima che Messinambiente  muoia definitivamente. “Non intervenendo ulteriori fatti esterni – scrive il liquidatore – e pur in mancanza della liquidazione delle nostre ultime fatture per i servizi prestati nei comuni di Messina e Taormina”, è l’atto di accusa finale. 

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