MESSINA. Quanto ha beneficiato economicamente Mediaset da trenta trimestri di governo di Silvio Berlusconi, che dell’azienda è stato fondatore e patron? Lo hanno calcolato in quattro, uno è messinese. E per questo hanno ricevuto il premio come miglior paper economico dell’anni dall’American Economic Association, associazione nata nel 1885.

Il team premiato in Usa è composto da Ruben Durante, laureato nel 2001 all’università di Messina, e oggi professore alla Pompeu Fabra di Barcellona, insieme ai colleghi Stefano DellaVigna (già Bocconi, oggi all’Università della California a Berkeley),  Eliala La Ferrara (Bocconi anche lei), e Brian Knight (Brown University, Rhode Island, Usa), ha pubblicato il paper dal titolo “Market-based Lobbying: Evidence from Advertising Spending in Italy”. 

I quattro, che si occupano di “lobbying” (gruppi di pressione che intervengono sulla politica per far legiferare a proprio favore), hanno introdotto come caso di studio la fattispecie del “lobbying indiretto”. Nello specifico, scrive il giornalista del sito Formiche.net Cristoforo Lascio, che ha dato la notizia, il caso in cui “Le aziende elargiscono favori ai politici indirettamente, indirizzando gli acquisti delle proprie società in modo tale da avvantaggiare le aziende controllate dal politico”. Nel caso italiano, che secondo gli studiosi ben si presta a un’analisi quantitativa, le aziende italiane avrebbero tentato di ingraziarsi Berlusconi indirizzando su Mediaset una fetta più ampia del proprio budget dedicato ad acquistare spazi pubblicitari”.

Cosa ne è venuto fuori? “In linea con le previsioni, la spesa pubblicitaria indirizzata su Mediaset, in confronto a quella indirizzata sulla televisione pubblica, è maggiore nei momenti in cui Berlusconi è al potere. (…) Il risultato è dovuto a un aumento dei prezzi degli slot pubblicitari su Mediaset e a una corrispondente riduzione dei prezzi sulla Rai”, scrivono i quattro economisti, che hanno incrociato i dati dei “30 trimestri” di governo guidato da Silvio Berlusconi (i mesi del 1994, il quinquennio 2001-2006, ed il periodo 2008-2009, i dati non arrivavano fino al 2011), con quelli sulla raccolta pubblicitaria.

“Considerato l’impatto stimato sui prezzi (della pubblicità, ndr), calcoliamo che le entrate annuali di Mediaset siano aumentate di 123 milioni di euro e che le entrate annuali della Rai siano diminuite di 22 milioni di euro in ragione del conflitto di interessi. In nove anni di governo Berlusconi, l’effetto cumulato di questo incremento degli incassi dovuto al lobbying indiretto ammonta a 1,1 miliardi di euro, e il calo di incassi per la Rai è pari a 194 milioni di euro”, conclude il paper dei quattro ricercatori.

Ruben Durante è nato a Messina nel 1978, ha frequentato il liceo scientifico Archimede, si è laureato in Economia all’eteneo messinese e poi ha spiccato il volo: nel suo curriculum ci sono due specializzazioni in Economia politica alla Sorbona di Parigi e in Economia alla Brown University, e un dottorato di ricerca, nella stessa università statunitense, in Economia, e due ruoli da assistente e professore associato prima della cattedra che occupa oggi in Spagna.

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emmeaics
emmeaics
29 Agosto 2017 8:48

la scopertra dell’acqua calda, o come avrebbe detto mia nonna “scupreru america nto bagghiolu”

Pippo
Pippo
29 Agosto 2017 12:32

Sarebbe come dire che le pubblicità a mezza pagina di a2a (società che costruirà l’inceneritore di Pace del Mela) su Gazzetta del Sud potrebbero in qualche modo influenzare l’informazione sulla tematica rifiuti del suddetto giornale?