MESSINA. “Chiudo la mia presidenza all’Ars con la coscienza a posto nei confronti della mia città. E mi ricandido alle regionali, questo e’ un dato scontato. Mi ricandido nella speranza di potere continuare a svolgere il mio ruolo da deputato regionale, così come ho fatto in questi anni”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha tenuto una conferenza stampa nella sala consiglio di Palazzo dei Leoni, a Messina. Per lui, lo shcieramento è “il centrosinistra, senza se e senza ma”, e la destinazione elettorale il listone del presidente.

Sulla sua candidatura a sindaco, venuta fuori un anno fa, Ardizzone è stato esplicito:  “Le candidature non sono un gioco, peraltro in questo periodo ne abbiamo viste tantissime, alcune  dichiarate e altre no. Siamo già a sette-otto nomi e non vorrei  mettere in mezzo anche il mio perché le candidature sono una cosa  molto seria, nascono da approfondite discussioni. C’è stato un momento in cui si discuteva della mozione di sfiducia al sindaco Accorinti – ha spiegato il numero uno di Sala d’Ercole – e mi era stato chiesto, sia dal mio partito che dalla gran parte della società messinese, di dedicarmi compiutamente alla mia città e io ho dato la mia disponibilità. Ma il Consiglio comunale non ha avuto il coraggio di andare sino in fondo per cui discutere di candidature oggi mi sembra molto prematuro. Ci sono troppe candidature che nascono come rappresentazione teatrale, come fatti istrionici – ha concluso  Ardizzone – Io voglio che della nostra città si dia una visione positiva, perché Messina è una grande città”.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, Ardizzone ha illustrato i provvedimenti più significativi riguardanti la città metropolitana di Messina, approvati dall’Ars in questi 5 anni. “Si deve ad un mio emendamento l’inserimento di Messina tra le città metropolitane, ente che in Sicilia sarebbe spettato solo al capoluogo, così come l’abolizione dell’ente porto, un ente inutile, con un solo dipendente, che non ha mai prodotto alcunchè. Sono anche orgoglioso di aver accostato il mio nome alla cittadella della Cultura, che sorgerà all’ex ospedale regina MArgherita, per il quale oggi c’è una norma di destinazione ben precisa”, ha spiegato Ardizzone.

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