TAORMINA. Prosegue l’inchiesta per la morte del giovane di 21 anni deceduto il 1° agosto all’Ospedale di Taormina, dove era ricoverato dal 24 luglio scorso. La Procura, sul caso, ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo, iscrivendo dieci camici bianchi nel registro degli indagati. Un atto dovuto per poter eseguire l’autopsia già effettuata nei giorni scorsi.

A denunciare il caso era stata la madre, residente a Fiumefreddo di Sicilia, che, disperata per il grande dolore, si era rivolta ai Carabinieri di Taormina chiedendo di fare luce sulle cause del decesso. Come ha raccontato, tutto era cominciato alla fine di giugno, quando il ragazzo aveva accusato i primi malori, forti dolori allo stomaco. Analisi ed accertamenti non avevano risolvono il problema. Da un’ecografia era emersa la presenza di un calcolo. Il ragazzo però stava ancora male, aveva la febbre alta, così si era sottoposto ad una Tac. Da un’analisi più approfondita, eseguita presso un laboratorio privato, era emersa un’infezione da mononucleosi. Il 24 luglio scorso, poiché la febbre era ancora alta, era stato ricoverato all’Ospedale di Taormina. Nella denuncia, la donna ha affermato di aver appreso dalla fidanzata del figlio, che era con lui, che erano stati eseguiti prelievi con ago aspirato alla gola, alla milza e anche al fegato, ma  la situazione si era aggravata, portando al decesso del giovane nonostante i tentativi di rianimarlo.

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