La donna cablata

 

 

All’interno di uno dei cortili di Fondo Basicò, sugella l’attesa al portone della palazzina L; è una misteriosa figura femminile classica, un omaggio alla corrente novecentista italiana dell’instancabile scultore messinese Antonio Bonfiglio che firmava, scolpiva e modellava per gran parte dell’edilizia pubblica sia in forma autorale che come coordinatore della scuola di Plastica della Società Operaia. A distanza di molti anni dalla realizzazione, gli Operai della Società elettrica che forse nulla ebbero a che fare con la Società Operaia, sigillarono sine die il sorriso beffardo della donna, misurando perfettamente l’interspazio tra le labbra.

 

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