MESSINA. Doppia aggressione ieri sera a Piazza del Popolo ai danni di un ragazzo disabile e di suo fratello, un poliziotto intervenuto in sua difesa. I fatti si sono svolti intorno alle 21, quando l’agente della Polizia di Stato, fuori servizio e in borghese, dopo una telefonata concitata raggiunge sul posto il fratello 39enne, con un disturbo bipolare, in cura presso un istituto di igiene mentale, trovandolo in un angolo della piazza con la maglietta strappata e piena di sangue: un tizio sconosciuto lo aveva strattonato e picchiato ripetutamente con il casco fino a fargli uscire sangue dall’arcata sopraccigliare.

Individuato il responsabile, Giuseppe Cambria, detto Pippu Bibita, fermo tranquillamente al centro della piazza, il poliziotto avverte la Sala Operativa della Polizia e poco dopo si avvicina al soggetto, cercando, con toni pacati, e senza qualificarsi come agente, di capire il perché del pestaggio. L’aggressore spiega prima che il ragazzo “aveva osato” fermare sua moglie e successivamente inizia a minacciarlo verbalmente in dialetto: dal classico “tu non sai cu sugnu iò” , alla minaccia di andare a casa a recuperare una pistola, fino all’avvertimento finale di usarla contro l’agente e il fratello.

Nel frattempo giunge sul posto la volante. L’aggressore va in escandescenza, e dopo aver accusato il disabile di aver chiamato gli “sbirri“, davanti a tutti i presenti sferra una violentissima testata al centro del setto nasale del poliziotto, che nel frattempo si era qualificato mostrandogli il tesserino.  

Dopo il fermo dell’aggressore, che sarà giudicato per direttissima, i due fratelli si recano al pronto Soccorso del Piemonte. Il poliziotto viene giudicato guaribile in 30 giorni, con una diagnosi di frattura del setto nasale, mentre il fratello in 8, con applicazione di 6 punti di sutura nell’arcata sopraccigliare sinistra e varie escoriazioni. 

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