MESSINA. Riconoscere e certificare il “danno all’ambiente e alle persone”, con conseguente pagamento della Tari nella misura massima del 20%. È la richiesta presentata all’Asp di Messina dal consigliere comunale Libero Gioveni in riferimento alla “presenza reiterata di tonnellate di rifiuti in città”.

«Da mesi – scrive Gioveni – Messina risulta letteralmente sommersa da tonnellate di immondizia che stanno pregiudicando seriamente, specie con le alte temperature di questi giorni, le condizioni igienico-sanitarie dei cittadini in quasi tutte le zone, in particolare nelle periferie. E poco importano adesso le cause (che qualcuno vorrebbe far ricadere, mentendo e sapendo di mentire, addirittura sul “tira e molla” di queste ultime settimane fra  Giunta e Consiglio Comunale per la nota delibera sull’affidamento del servizio di igiene ambientale alla costituenda società “MessinaServizi”), specie ai contribuenti che puntualmente pagano la tassa sui rifiuti e che di contro sono stanchi di ascoltare proclami da parte di un’Amministrazione che ha anche l’aggravante di avere un’identità “ambientalista”.  Ai cittadini che dovranno stringere nuovamente la cinghia per pagare le onerose tariffe Tari già recapitate a casa (e quest’anno l’Amministrazione le ha volute anticipare persino di 1 mese) non gli si può più chiedere di pagare un servizio che non funziona come dovrebbe tutti i santi giorni.  Per altro, nelle settimane scorse, avevo anche preannunciato di formalizzare la presente richiesta a codesta Asp se le condizioni igienico-sanitarie non fossero nettamente migliorate (fatto questo che si è leggermente intravisto solo in qualche punto della città). Pertanto, alla luce di tutto quanto sopra esposto – conclude il consigliere –  perdurando un evidente e deleterio “scempio ambientale” in gran parte della città di Messina, chiede con carattere d’urgenza di valutare concretamente la possibilità di riconoscere e certificare il “danno all’ambiente e alle persone” nell’ambito della città di Messina, causato dalla reiterata presenza di quintali di rifiuti e numerose discariche, utile ad autorizzare “il pagamento del tributo da parte dei soggetti coinvolti nella misura massima del 20%, ai sensi dell’art. 35 del Regolamento IUC approvato dal Consiglio Comunale».

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cristian
cristian
21 Giugno 2017 10:10

poco importano le cause? io voglio saperle e lei deve tenerne in considerazione. mica può fare causa alla cieca. cosa fa? politica o sciacallaggio?

Pippo
Pippo
21 Giugno 2017 13:06

Concordo con Gioveni: non si può più chiedere di pagare un servizio che non funziona come dovrebbe. Stop ai pagamenti dei gettoni al Consiglio Comunale.