«Definire lo svincolo di Messina – Gazzi assolutamente vergognoso, non è affatto esagerato. Incuria ed abbandono sono gli elementi che maggiormente caratterizzano questo naturale prolungamento autostradale. Erbacce e rifiuti di ogni genere “costeggiano” il lungo svincolo che collega l’autostrada al Rione Gazzi. Non bisogna poi dimenticare le aiuole che si trovano in corrispondenza dell’uscita autostradale, abbandonate al loro destino e che completano uno scenario ambientale imbarazzante sia per i residenti che per le centinaia di macchine e quindi di passanti che quotidianamente attraversano lo svincolo». Nero su bianco è quello che i consiglieri della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, Giovanni Veneziano, Pasquale Currò, Cosimo Oteri, Nicola Arlotta hanno scritto a Daniele Ialacqua, assessore all’Ambiente e Verde Pubblico e a Rosario Faraci,  presidente del Consorzio Autostrade Siciliane per attirare l’attenzione su un problema che da anni non viene risolto.

«I residenti – scrivono –  lamentano un abbandono delle Istituzioni che purtroppo non è nuovo; quanto invece ai “passanti”, per completezza espositiva, bisogna infatti ricordare che lo svincolo è utilizzato soprattutto ed in particolare per raggiungere il vicino Policlinico Universitario e quindi da tante persone ivi compresi studenti. Al decoro e conseguentemente alla legittima esigenza igienico – sanitaria, si accompagna altresì una esigenza prettamente salutare: le allergie primaverili trovano linfa vitale a fronte di una cornice di verde lasciata al totale abbandono»

Insomma, secondo i consiglieri i numeri per parlare di “svincolo della vergogna” ci sono tutti. E quello che chiedono è quantomeno assicurare quel minimo di decoro.

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