MESSINA. Si chiamano Andrea Augimeri (1984) e Umberto Marin (1989) i due atleti messinesi protagonisti del torneo di calcio a sette “Ciutat de Barcelona”, campionato internazionale che ha visto scendere in campo la Nazionale Italiana paralimpica di calcio. In scena dall’8 all’11 giugno in Catalogna, la competizione si è svolta nel segno della Sicilia, con la partecipazione del catanese, ma di origini albanesi, Spartak Doci (1990), e in particolare della città dello Stretto. Oltre ad Augimeri e Marin, infatti, a portare alta la bandiera cittadina c’era anche Andrea Argento, 32enne assistente tecnico (assieme al collega Federico Bee) del ct degli azzurri Simone Pajaro che ha il compito di selezionare e preparare gli atleti siciliani impiegati in nazionale.

Andrea Augimeri

A dare il la alla prestigiosa manifestazione, la terza più importante al mondo rivolta agli atleti disabili, la sfida inaugurale con la Finlandia, sconfitta dagli azzurri con un sonoro 7-0. Una vittoria storica (la prima dal 2013) segnata da un rete di Doci, da una doppietta di Marin, difensore con il vizio del gol, e da una tripletta di Augimeri, vero mattatore del match. Va meno bene la seconda sfida contro i campioncini del Cile, persa per 4 a 2 (con un gol di Marin), mentre la partita conclusiva del girone si conclude con uno schiacciante 8 a 2 ai danni dei padroni di casa della Catalogna. Protagonista assoluto dell’incontro è ancora Augimeri, che fredda tre volte l’estremo difensore iberico.  

La partecipazione azzurra al 12° International Trophy di Calcio a 7 (vinto dagli inglesi del Cp United, ndr) si chiude con la finalina per il 3-4° posto: malgrado il blasone dell’avversario, quinto nel ranking mondiale, l’Italia riesce a tenere testa all’Irlanda per tutto il primo tempo, portandosi in vantaggio per 2 a 1 prima del tracollo finale e del conclusivo 4-2 in favore dei biancoverdi. A timbrare il tabellino azzurro il velocissimo Spartak Doci, atleta “prestato al calcio” che vanta il record italiano nei 1500 metri nella categoria T37, e il solito Augimeri.

«Avevo già avuto l’occasione di allenare Augimeri in seconda e in terza categoria. Lui gioca di solito come esterno, ma in questa competizione è stato schierato come punta, mostrando un ottimo senso del gol», racconta il suo omonimo Argento, allenatore dall’età di 18 anni con un recente trascorso nell’Fc Contesse, ma anche dirigente sportivo e presidente dell’Aiac di Messina (è il più giovane della storia in tutta Italia).

«L’esperienza in Spagna è stata straordinaria sia per i risultati conseguiti sul campo sia dal punto di vista umano. Il calcio paralimpico, rivolto ad atleti con paralesi celebrali o handicap fisici (si va dal quinto all’ottavo livello di disabilità, ndr), è in costante crescita e vede ormai il coinvolgimento di ben 54 nazioni»,  prosegue Andrea, che ad appena pochi giorni di distanza dalla trasferta catalana dei “suoi” ragazzi è già concentrato sul suo prossimo obiettivo: organizzare a Messina il prossimo raduno della nazionale che si svolgerà fra settembre e ottobre, con lo scopo di portare anche in riva allo Stretto i valori di una disciplina che esalta i valori più autentici e genuini dello sport. “L’intento – conclude il mister – è quello di far avvicinare quante più persone possibile a una realtà ancora non molto radicata sul territorio. La risposta finora è stata molto positiva, con varie strutture e attività di ristorazione che ci hanno garantito la loro disponibilità».

 

 

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