Per secoli sono stati l’ultimo baluardo visivo per barche, navi e marinai, che seguivano le loro luci intermittenti per  orientarsi nella navigazione. Sostituiti negli anni da sistemi digitali all’avanguardia, i fari siciliani hanno perso con il tempo la loro funzione, almeno fino a questo momento, perché a breve 8 di loro saranno rimodernati, trasformandosi in hotel, musei, strutture multifunzionali e centri culturali. Il tutto grazie al secondo bando Valore Paese Fari 2016, promosso dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi spa, che con procedure di evidenza pubblica daranno le strutture in concessione fino a un massimo di 50 anni. Un progetto, reso possibile grazie a  un investimento privato di oltre 11 milioni di euro, che avrà una ricaduta economica complessiva di quasi 40 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale di almeno 200 lavoratori, mentre lo Stato incasserà oltre 420 mila euro di canoni annui per una cifra complessiva di 8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento.

Tra le strutture isolane (in Italia sono 15 in tutto), due ricadono nel comprensorio della provincia: il Faro di Capo Milazzo,  che verrà  trasformato in un piccolo hotel con 5 suite dall’associazione temporanea d’impresa tra la Giesse Costruzioni srl e la Bruno Teodoro spa,  e il Faro di Capo Faro a Santa Maria di Salina, alle Eolie, che diventerà un hotel con annesso un piccolo museo sotto la gestione della ditta Capo Faro srl.

Tra le strutture gestite dall’Agenzia del demanio in Sicilia, ecco il Faro di Capo Zafferano, a Santa Flavia, che diverrà una struttura multifunzionale con una bottega del gusto, un ristorante, tre suite e un museo del mare,  il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, gestito da Circolo Velico Magister Asd, e lo Stand Florio di Palermo, trasformato dalla Servizi Italia Soc. Coop. a r.l. in uno spazio per incontri, mostre temporanee, concerti all’aperto e cooking area.

Fra le strutture di Difesa Servizi Spa, il Faro di Punta Libeccio, nell’isola di Marettimo, che verrà trasformato dalla società Mavi di Vincenzi Nadia & C. sas in una struttura con 8 suite in cui ospitare anche workshop di alta cucina e corsi di fotografia, il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria, gestito dalla Hera Gestioni Alberghiere srl e convertito in un “fishing lodge” con 6 camere e 2 suite, e il Faro di Capo Mulini ad Acireale, attribuito a D.G. & Partners srl, che creerà un hotel con 6 suite. 

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