“I love”… ehm…

 

Della parola “cioccio” ne abbiamo già parlato, spiegando le ragioni per le quali fosse lecito parlarne. Senza censure, senza perbenismi, senza puzza sotto al naso. Si tratta semplicemente di un termine dialettale, ormai poco utilizzato, che indica la vagina, la vulva, il fiorellino. Un lessema dal suono pacioccoso che è il protagonista di questa scritta simbolica, interpretabile con due diverse esegesi.
A una prima lettura quello che colpisce è il riferimento al sesso, con tanto di svilente associazione di un intero genere a una specifica parte anatomica. Ma siccome il più delle volte la malizia sta negli occhi di guarda, è solo a uno sguardo più attento che emerge il romanticismo sotteso, la purezza del sentimento, in quella che è a tutti gli effetti una dichiarazione di amore indiscriminato e underground nei confronti della femminilità tutta: l’essere donna, l’alterità che si brama senza remore o scrupoli di sorta.

A colpire è soprattutto la forma: il pronome inglese che scimmiotta i prodotti della Apple,  quel cuoricino iconico tipico del linguaggio contemporaneo da scrittura mordi e fuggi, e infine il vernacolo nostrano. Un perfetto prototipo di slogan pubblicitario che andrebbe mostrato nei corsi universitari di scrittura efficace come esempio paradigmatico di sintesi ed efficacia.

 

 

(tutte le foto presenti in questa cinque sono state prese, con il consenso dell’autore, dalla pagina Facebook “Messina scritte sui muri”)

 

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pippolipari
pippolipari
9 Giugno 2017 9:28

Argomento tra i miei preferiti! tralasciando le banali scritte politiche o amorose (più o meno sgrammaticate), chi sono questi eroi? perché lo fanno? qual è il vero messaggio nascosto in quelle parole arcane?

pippolipari
pippolipari
9 Giugno 2017 10:21
Reply to  pippolipari

Tra le mie preferite LIBERATE GLI UCCELLI e PICIOLO AMA PICIOLA.
L’eroe indiscusso è però IL PUNITORE.

mm
Editor
9 Giugno 2017 11:45
Reply to  pippolipari

“Il Punitore” è molto vintage, avrà vent’anni. Chissà chi era, e cosa avrà avuto mai da punire…

mm
Editor
9 Giugno 2017 11:53
Reply to  pippolipari

Dottor Lipari, lei è un fine intenditore

Alessandro Grussu
Alessandro Grussu
13 Giugno 2017 23:07

Chi si ricorda delle enigmatiche scritte “Cerca Lui…” che comparvero in centro nel 1988?

Poi si scoprì che “Lui”, scritto con la medesima grafia, altro non era che un negozio di arredi per il bagno (se la memoria non mi inganna).

marcello
marcello
24 Giugno 2017 13:41

la leggenda di “per puledre” ce la siamo scordata?

Saverio Gpallav
Saverio Gpallav
24 Dicembre 2021 20:45

Perché se la ypsilon di “merry X mas” fosse stata meno “runica”, l’imbrattatura sarebbe stata meno vandalica? A volte l’invasione anglofona riserva bizzarre sorprese e un augurio di buon Natale può essere inteso com altri significati.
Va anche precisato che la X mas è stato fino al 43 un reparto della regia marina per cui non è neppure inequivocabilmente a quale la scritta si riferisca