Mmunnaficadinnia
Non è solo questione di dirimere l’annoso dilemma se il lavoro nobiliti o renda liberi, o se chi lo pratica debba unirsi, come nella celebre frase conclusiva del Manifesto. È che a Messina il lavoro, l’azione, l’energia nell’accezione ellenica, è sempre visto un po’ con sospetto. E per una mera questione aritmetica, chi lavora davvero deve farlo il doppio, il triplo, anche di più, e si industria come può.
All’ultimo posto della catena alimentare, il messinese ha piazzato un’occupazione dignitosissima, a quanto pare parecchio in voga nel passato, in cui non c’erano status di Facebook ai quali delegare lo scontento per la questione occupazionale, e quindi bisognava fare di necessità virtù. E siccome la nobiltà, benché poco attrezzata ai lavori manuali, a peccati di gola non si faceva mancare nulla, per sbucciare il notoriamente paglioso fico d’india si rivolgeva a chi lo faceva di mestiere: u’ mmunnaficadinnia, ruolo sociale presto assurto a sinonimo di ultimo, di umanità alla deriva, affiancabile solo al suo surrogato nel ramo ittico, colui il quale è incaricato di dare acqua al pescato: u’ rimoddapiscistoccu. Grado ultimo dell’essere umano.
very good!
Mammafausa mi ha fatto ricordare di un gioco che facevamo da bambini forse era a “nascondino”?
mi hai fatto ridere, bravo!
al prossimo giro mettici dentro anche “masticante”, un capolavoro senza tempo
quoto! “masticante” è un capolavoro linguistico messinese doc!
In effetti masticante meritava
Mi sembra come minimo esagerato il sottotitolo (parole con la M che esistono SOLO (sic!) a Messina), dal momento che alcune parole (minarsela, manciaçiumi) sono almeno pansiciliane. In questi casi, invece di Wittgenstein, basterebbe un vocabolario dialettale per rendersene conto.
“Milla” che bell’articolo!!
Suffareddu. Lo dice sempre mia mamma ai miei figli. Ma chi aviti u suffareddu ‘nto culu? Per indicare la loro irrequietezza e l’ essere molto vispi.
Sciabbacheddu oltre per indicare il pesce, serve ad indicare la presenza in un luogo di ragazzini.
‘Nto viali oggi c’era un saccu i sciabbacheddu
Grande Marino! …alla voce “minarsela” aggiungerei l’evocativo (e mai sentito altrove) “minarla alle bratte” (dicasi di azione inutile, inconcludente)