L’immagine è stereotipata ma, diciamolo subito, anche un po’ incomprensibile. Un uomo con la coppola e le bretelle e una donna sotto un ombrellino parasole, perfino con un’acconciatura con una sorta di bandana che rimanda a qualcosa di gitano. È così che il governo ha deciso di pubblicizzare la Sicilia con la stampa estera per il prossimo G7. Doveva essere un’occasione per rilanciare l’immagine dell’isola, queste erano almeno le intenzioni dichiarate dall’allora premier Matteo Renzi. È invece diventata occasione per confermare nell’immaginario l’idea di una Sicilia d’altri tempi: il maschio sornione da un lato, la femmina che si ritrae sorridente sotto un ombrellino da sole. Il governo sceglie un’immagine che richiama forse Il Padrino – Michael Corleone con la coppola sì, ma accanto ad Al Pacino non si ricorda di donne sotto ombrellini di alcun tipo –  la usa per i media stranieri da un’app governativa indirizzata a chi si accredita all’evento. Ed è polemica, ieri il Corriere della Sera ha dato la notizia che ora sta provocando l’indignazione social dei siciliani. A rivolgersi su twitter al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, la nota giornalista siciliana, Elvira Terranova: “Caro Presidente ma davvero pubblicizzate di con questa foto con l’uomo con la coppola?”. 

Ma anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “Agli attacchi delle tv nazionali mi sono abituato ma non rassegnato, di certo non avrei mai immaginato di dover prendere le distanze da uno spot per il prossimo G7. Mi auguro si sia trattato di un errore e per questo chiederò formalmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo. Alimentare i soliti stereotipi sui siciliani non giova a nessuno tanto meno ad un’Italia che intende ripartire”.

Reazioni più che legittime dal momento che sembravano ben diverse le intenzioni del governo, lo stesso partito ieri e oggi, che ha deciso la location del grande evento. Ma ancor di più considerando le numerose alternative da poter pescare per parlare di Sicilia con i giornalisti che verranno al G7 e che di coppole al netto dei negozi di souvenir, non ne vedranno, meno che mai vedranno donne – perlomeno siciliane – ripararsi dal sole con un ombrellino, questa certamente – sia anche per sdrammatizzare – la parte più incomprensibile dell’immagine. 

La scelta di pescare in un immaginario vecchio e facile dimostra ancora una volta come la Sicilia sia un brand da utilizzare  – sfruttatissimo da Dolce&Gabbana – molto più che un’isola da rilanciare.

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Benevento
Benevento
24 Maggio 2018 18:51

In fondo le Mafie sono state inventate da Garibaldi 160 anni fa’…ed era un uomo del Nord !