Saranno processati in dieci per i viaggi della droga dai Nebrodi fino a Milazzo e Barcellona stroncati con l’operazione “Triade” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia nel luglio scorso. Gli indagati erano complessivamente venti, in dieci hanno scelto il rito ordinario e sono stati rinviati a giudizio, mentre gli altri dieci hanno optato per l’abbreviato che sarà trattato in un’altra udienza.

Il gup Salvatore Mastroeni ha rinviato a giudizio: Antonino Cardillo, Danny Cardillo, Marco Coniglio, Giuseppe Maurizio Costa, Roberto Greco, Luca Iannello, Salvatore Iannello, Nicolino Isgrò, Ignazio Lombardo e Salvatore Pantè. Il processo nei loro confronti comincerà il 12 giugno prossimo davanti al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.   A vario titolo sono contestati i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, episodi di detenzione e spaccio di droga e detenzione di armi. Infine è stata stralciata la posizione di altri dieci indagati che saranno giudicati con il rito abbreviato a marzo.

L’operazione “Triade” – coordinata dai sostituti procuratori della Dda Liliana Todaro e Fabrizio Monaco –  è lo sviluppo di un’indagine condotta fin da settembre 2013 dai carabinieri della Compagnia di Milazzo. Dalle indagini è emerso come il gruppo di Tortorici rifornisse periodicamente ingenti quantitativi di hashish e marijuana altre due diverse articolazioni della stessa organizzazione, operanti tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. I rifornimenti di droga sarebbero stati garantiti percorrendo, a bordo di fuoristrada, mulattiere e strade di montagna dei Nebrodi, per giungere sulla fascia tirrenica. Qui c’erano le altre due organizzazioni  che si preoccupavano poi di commercializzare lo stupefacente sulle principali piazze di spaccio del litorale tirrenico.

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