MESSINA. Terminata la settimana campale dell’ente Comune di Messina (tra sfiducia mancata, dimissioni di assessori, rimpasti di deleghe e crisi interne ai partiti), l’attività amministrativa ricomincia. E si ferma di nuovo.

La mancata approvazione della mozione di sfiducia, come era ampiamente preventivabile, di strascichi ne ha lasciati e ne lascerà parecchi, così come la mano non troppo tessa da parte del sindaco Renato Accorinti potrebbe azzoppare il “patto di fine legislatura” chiesto timidamente da amministrazione e consiglieri senza che nessuno sembri mostrare granchè voglia di attuarlo davvero.

E di certo, se mai verrà attuato, non è certo oggi che si sono poste le basi. Perchè in commissione stamane è stato molto chiaro che più che collaborazione, l’amministrazione dal consiglio comunale avrà barricate. La prima è arrivata con il bilancio Atm 2014, atto presentato in commissione dal direttore generale dell’azienda speciale Daniele De Almagro, sul quale l’aula ha accolto una mozione di Peppuccio Santalco (Felice per Messina, uno dei consiglieri “sfiducianti”) per mandare la delibera alla Corte dei conti, per capire i motivi per i quali è arrivata in consiglio con tanto ritardo.

Altra commissione, altra “battaglia: c’è un’isola pedonale, quella sulla via dei Mille, da ridiscutere per l’ennesima volta. La deliberà andrà in aula, ma a votarla sono stati solo due consiglieri (su una miseria di sei presenti), Cecilia Caccamo di CMDB e Daniele Zuccarello del gruppo misto. Accanto all’assessore Gaetano Cacciola, “padre” dell’isola pedonale più contestata della storia, il presidente del IV quartiere, Ciccio Quero. La sua circoscrizione, così come praticamente tutte tranne la seconda, è favorevole alla pedonalizzazione (la III chiede che sia effettuata sul viale san Martino), ma ha chiesto all’amministrazione l’apertura della viabilità a valle di piazza Cairoli. Provvedimento sul quale Cacciola si è dimostrato scettico.

Il provvedimento arriverà quindi in aula. La prima volta, quasi tre anni fa, la battaglia è stata cruenta, e alla fine, tra le polemiche, ha vinto la fronda del “no pedoni, si auto” in via dei Mille.  L’amministrazione ha sempre portato avanti questa ipotesi, la maggior parte del consiglio gli preferirebbe il viale san Martino, “alto” o basso, a seconda di chi propone cosa.

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